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Cronaca

Evasione fiscale, confisca ridotta per Andrea Moretti. La decisione del giudice

Dopo l'udienza di ieri, il giudice ha già rotto gli indugi e oltre a ridurre la confisca ha  accolto l'opposizione dei legali, relativa all'anno 2006.

Il giudice per le esecuzioni del tribunale di Arezzo si è pronunciato e ha ridotto la confisca diretta ad Andrea Moretti da 3 milioni e 800mila euro a 2 milioni e  450mila. Moretti, imprenditore aretino del vino e della moda al centro dell'inchiesta in cui sono rimasti invischiati anche il padre Antonio e due stretti collaboratori, era a processo per una vicenda che risale ad alcuni anni fa relativa ad una presunta evasione fiscale. 

Dopo l'udienza di ieri, il giudice ha già rotto gli indugi e oltre a ridurre la confisca ha  accolto l'opposizione dei legali, relativa all'anno 2006. Per i 2.450.000 relativi al 2007, pur emettendo la confisca,  il giudice "ha riservato ogni decisione sull’operatività della stessa ad un prossimo incidente di esecuzione, da espletarsi non appena la confisca sarà definitiva (tra 15 giorni lo diverrà)".

"Siamo soddisfatti quanto riconosciuto per l'anno 2006 - spiegano i legali - , e attenderemo l’esito del prossimo incidente di esecuzione per le somme relative al 2007, in quanto riteniamo che il tribunale negherà l’operatività in concreto della confisca". 

Secondo l'accusa, sostenuta dal procuratore Rossi gli oltre tre milioni di euro sarebbero sfuggiti ad una confisca alcuni anni fa, in seguito ad un processo per evasione fiscale. In quel caso si parlò di Iva e Ires non versate ma gli avvocati difensori di Moretti, Niki Rappuoli e Roberto Cordeiro Guerra hanno spiegato come dopo il patteggiamento si era a suo tempo aperto un canale con l'agenzia delle entrate ed era stata stabilita una somma dovuta pari a  400 mila euro che sarebbe già stata tutta pagata. 

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