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Cronaca Foiano della Chiana

Mamma si dimentica la bimba alla fermata del bus, gliela riportano i poliziotti. La donna irreperibile per ore

La 30enne residente a Foiano rischia una denuncia per abbandono di minore

Un intero pomeriggio di apprensione a Foiano della Chiana: una bambina non è stata presa in carico dalla madre alla fermata dell'autobus. Dopo ore, la donna è stata rintracciata in casa, in stato confusionale. E adesso rischia la denuncia per abbandono di minore.

Lo sconcerto dell'autista

L’autista di uno scuolabus, durante il consueto giro per accompagnare i bambini a casa, alle 13,45 di ieri, ha comunicato telefonicamente al comando della polizia municipale del comune della Valdichiana che a una fermata non si era presentato nessuno al ritiro di una bambina dopo la scuola.

Mezz'ora di attesa. durante la quale il conducente ha tentato inutilmente di contattare la madre, una 30enne residente in zona.

L’autista, successivamente, ha cercato di completare il giro con lo scuolabus, per poi stazionare nuovamente alla fermata della bambina, in attesa che arrivasse un familiare. Invano. L’autista ha infatti cercato in tutti i modi la madre, chiedendo addirittura a un condomino del palazzo di suonare al campanello dell'abitazione della 30enne, ma inutilmente.

Il pranzo con gli agenti

Giunti sul posto - spiegano dalla Polizia municipale - gli agenti hanno cercato nuovamente di rintracciare la donna suonando il campanello più volte e chiamando il numero cellulare della madre, fornito dall’autista dello scuolabus, senza alcuna risposta. Gli agenti per far continuare il servizio di trasporto scolastico prendevano in affidamento la bambina e la accompagnavano al comando, dove vista l’ora, provvedevano al pranzo, affidandola poi ad un agente donna che la intratteneva facendole fare compiti e disegni. Nel frattempo gli agenti si adoperavano alla ricerca della donna, contattavano gli ospedali della Fratta di Cortona, di Arezzo e di Nottola-Montepulciano, infine il 118 per verificare l’eventuale presenza della sig.ra e dell’altra figlia, più piccola, che aveva riferito la bambina era stata male durante la notte, senza alcun esito. Collaboravano alle ricerche anche i carabinieri della locale stazione. La Polizia Municipale procedeva poi a cercare tra i conoscenti della madre, e la scuola, ma non individuavano persone in grado di riferire dove potesse essere, ed inutili erano i tentativi di rintraccio anche da parte delle maestre della scuola.

La svolta

Consultando le banche dati, i poliziotti sono poi risaliti alla targa del veicolo di proprietà della signora, riuscendo a individuarlo in sosta non lontano dall’abitazione. "La donna avrà avuto un malore", hanno pensato gli agenti. Così hanno deciso di tornare nuovamente all’appartamento, suonando e cercando segni della presenza di qualcuno in casa. All'improvviso si è accesa una luce all’interno. I poliziotti hanno bussato con forza alla finestra chiusa, riuscendo - stavolta - a farsi aprire. E hanno chiesto spiegazioni.

La donna - dicono dalla municipale - appariva confusa, in merito al motivo per cui non si era recata a prendere la figlia, ricordava di essersi addormentata, dopo aver preso dei farmaci, e di non aver sentito né campanello né telefono perché messo in modalità silenziosa. Prima di procedere alla riconsegna della bambina veniva richiesto l’ausilio di personale medico del 118 onde verificare lo stato psicofisico della singora, che appariva non completamente lucida.

Un disegno per ringraziare

Effettuati gli accertamenti medici, e ripresa cognizione della situazione, si procedeva a riconsegnare alla madre la bambina, la quale dopo aver trascorso una giornata diversa in compagnia degli agenti del comando, ringraziava dell’accoglienza con un bel disegno. Della vicenda sono stati interessati i servizi sociali e la Procura della Repubblica per la valutazione del reato di abbandono di minore.

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