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Cronaca

Maltempo, adesso è incubo neve: precipitazioni nella notte. Viabilità e raccomandazioni: Comune e Provincia al lavoro

Le previsioni parlano chiaro: si alzeranno le temperature e nella notte scenderà la neve. In Toscana e anche ad Arezzo. Dopo i gelidi giorni nei quali l'Italia e l'Aretino compreso, sono stati strapazzati da Burian, adesso il ritorno alla...

Le previsioni parlano chiaro: si alzeranno le temperature e nella notte scenderà la neve. In Toscana e anche ad Arezzo. Dopo i gelidi giorni nei quali l'Italia e l'Aretino compreso, sono stati strapazzati da Burian, adesso il ritorno alla normalità si fa più complicato del previsto. La Regione ha emesso un’allerta meteo con codice Arancione per neve. E’ previsto anche vento forte sui crinali appenninici. Le istituzioni cercando di lavorare d'anticipo: piani neve pronti per essere attivati e in alcuni casi sono già state avvisate le famiglie della chiusura di alcune scuole (Castiglion Fiorentino, Castiglion Fibocchi e Marciano).

A partire dal Comune di Arezzo che in una nota spiega di aver già messo in moto la macchina del "piano neve":

Dalla mezzanotte di oggi, mercoledì 28 febbraio, alle 12 di giovedì 1 marzo sono previste diffuse nevicate deboli a tutte le quote, con accumuli a valle medi di 5 centimetri e massimi di 10, che in collina potrebbero raggiungere i 15 centimetri. Le precipitazioni nevose saranno seguite da piogge moderate con cumuli medi di 15-20 millimetri nel restante arco della giornata. Si prevedono diffusi disagi alla circolazione su tutta la rete viaria comunale fin da stanotte. Sarà attivato, da stasera, il piano neve comunale. E il personale dell’Ufficio Manutenzione ha già predisposto i turni con i quali, sempre dalla serata odierna, entreranno in azione due squadre, composte da operai e tecnici comunali più unità di ditte esterne. L’amministrazione raccomanda, quindi, ai cittadini la massima prudenza e li invita a scaricare l’applicazione Cittadino Informato per avere, in tempo reale, aggiornamenti sulle condizioni meteo e seguire l’evoluzione della situazione. Allertati dal Comune anche i gruppi di volontariato che verranno attivati in caso di necessità.

Provincia

Sul fronte della viabilità, la Provincia di Arezzo ha già attivato le proprie strutture del Servizio Protezione Civile, Servizio Viabilità e Polizia Provinciale, al fine di garantire il coordinamento degli interventi per ridurre i rischi per i cittadini.

“Per fronteggiare questo evento, la Provincia ha attivato uomini e mezzi per garantire la percorribilità delle strade di nostra competenza, attuando il Piano neve provinciale - dichiara Roberto Vasai Presidente della Provincia. - Stiamo cercando di ridurre i disagi sulla circolazione in quasi tutta la rete viaria; mentre i passi dei Mandrioli e del passo della Calla sono attualmente chiusi per problemi nel versante romagnolo, verso la Provincia di Forlì- Cesena”.

Nelle rimanenti strade in quota, e domani anche in quelle di pianura, sarà necessaria la massima attenzione. "Si suggerisce - scrive la Provincia - di utilizzare le proprie vetture solo in caso di effettiva necessità e solamente se dotate di pneumatici invernali o di catene, anche al fine di non ostacolare i mezzi spalaneve e spargisale.

Inoltre per restare informati provincia di Arezzo ricorda il sito web https://viabilita.provincia.arezzo.it/ e il sito www.protezionecivile.provincia.arezzo.it.

Freddo e salute

Nel frattempo dalla Regione sono partite anche una serie di indicazioni dirette alle aziende sanitarie sulle "azioni da promuovere per garantire il pieno e completo funzionamento della rete socio sanitaria, con una particolare attenzione alla presa in carico delle persone con maggiore fragilità".

Queste le indicazioni, che sono state predisposte coinvolgendo preliminarmente anche le rappresentanze degli operatori e le associazioni di volontariato:

- il monitoraggio costante degli accessi nei pronto soccorso e l'attivazione tempestiva del percorso previsto per le situazioni di emergenza; - l'eventuale potenziamento della reperibilità del personale medico, infermieristico, tecnico e dell'assistenza in particolare dei pronto soccorso e dell'area neuro-traumatologica;

- predisposizione delle misure necessarie per assicurare la continuità dei servizi assistenziali nel caso si verifichino impedimenti al traffico veicolare, pubblico e privato, da cui possano derivare per il personale difficoltà al raggiungimento delle strutture sanitarie;

- la valutazione puntuale delle condizioni di dimissibilità dei pazienti e del loro rientro a casa, affinché avvengano in sicurezza, sia per quanto riguarda il mezzo di trasporto sia per quanto riguarda la relativa destinazione;

- preallerta delle postazioni della rete dell'emergenza territoriale e delle associazioni convenzionate territoriali di competenza, per un eventuale rafforzamento degli equipaggi;

- monitoraggio da parte dei direttori di zona distretto delle condizioni di viabilità, in particolare per la sicurezza degli operatori e degli assistiti delle cure domiciliari soprattutto nelle zone dell'entroterra, montane e/o disagiate;

- preallerta dei medici di medicina generale e dei pediatri, con l'invito alla massima collaborazione e disponibilità nei confronti dei propri assistiti, soprattutto anziani e disabili, che dovessero necessitare di assistenza in particolare a domicilio;

- intensificare la sorveglianza delle persone fragili assistite a domicilio in carico ai servizi assistenziali e di prossimità;

- la valutazione presso tutti i presidi ospedalieri e territoriali dello stato di pericolosità di tutte le aree esterne transitabili e del verde, per possibili eventi accidentali (caduta di rami, scivolosità rampe di accesso e camminamenti, ecc.), con la messa in atto di tutte le misure che garantiscano la circolazione interna in sicurezza;

- preallerta delle ditte fornitrici dei servizi potenzialmente critici (fornitura farmaci e dispositivi, ristorazione, lavanderia, sterilizzazione, rifiuti, ecc.), per ridurre possibili disagi dovuti alle difficoltà di transito veicolare;

- attuazione in maniera tempestiva di tutte le misure sufficienti e necessarie per la tutela della salute delle persone senza dimora, con allerta dei servizi di accoglienza notturna (dormitori, comunità semiresidenziali e residenziali, alloggi protetti o autogestiti) e diurna.

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