L'assassino di Katia cercato tra dieci uomini della zona. Caccia al fuoristrada sospetto

Dieci persone: sono quelle con cui Katia si è sentita nella giornata che ha preceduto l'assassinio. Tra di loro c'è anche il suo carnefice.

E' questa l'ipotesi dei carabinieri che stanno serrando le indagini. Dai tabulati telefonici sono emerse, infatti, una decina di utenze telefoniche compatibili con quelle di uomini con cui la 41enne di Sansepolcro uccisa potrebbe avere avuto un appuntamento nella maledetta sera a cavallo tra l'11 e il 12 luglio. E' possibile che Katia si sia vista con altre persone dopo aver lasciato la propria casa, ma è l'ultima di queste - un uomo - ad averla colpita alla testa con un arnese (l'arma del delitto ancora non individuata) e ad averla gettata nel fiume Afra, dopo i due erano stati insieme in automobile.

Ma quale auto? Nessun video, assicurano i carabinieri, ritrae con certezza il mezzo dell'assassino. Tuttavia le testimonianze sulla macchina "sospetta" convergono su un fuoristrada. Il cui proprietario, un uomo residente in Valtiberina, tra Toscana e Umbria, è ancora da identificare. Ma il cerchio si sta stringendo.

La famiglia di Katia rimane così in attesa di una svolta dell'indagine, oltre che del nulla osta per poter celebrare il funerale.