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Cronaca

La truffa corre online, ad Arezzo oltre 220 denunce per frodi informatiche. I dati e i casi

In Italia, tra i reati denunciati, sono al quinto posto. Le truffe e le frodi informatiche sono ormai all'ordine del giorno. Basta un messaggio ingannevole che arriva nella propria posta elettronica per ritrovarsi in un mare di guai. Oppure un...

In Italia, tra i reati denunciati, sono al quinto posto. Le truffe e le frodi informatiche sono ormai all'ordine del giorno. Basta un messaggio ingannevole che arriva nella propria posta elettronica per ritrovarsi in un mare di guai. Oppure un acquisto avventato su internet.

Arezzo ha superato le 220 denunce ogni 100mila abitanti. Secondo La Stampa (dati Istat) sono 226, secondo Italia Oggi 224, e valgono la 55esima posizione in Italia. Lo scarto tra le due statistiche è davvero minimo. Quello che però non è così piccolo è il tasso di crescita di questi valori. In Italia negli ultimi 10 anni c'è stato un vero e proprio picco di denunce. Solo ad Arezzo, nei primi 9 mesi del 2017 sarebbero aumentati del 10, 15 per cento. Ma quali sono le truffe informatiche dalle quali si sono dovuti difendere negli ultimi anni gli aretini?

Innanzitutto gli acquisiti online, che nascondono un trabocchetto. Riguardano soprattutto telefonini ed elettrodomestici, ma si arriva fino alle stufe in pellet.

Poi ci sono i numerosi casi di phishing, ovvero la truffa informatica messa a segno inviando un'email con il logo contraffatto di un istituto di credito o di una società di commercio elettronico, in cui si invita il destinatario a fornire dati riservatissimi, come il numero di carta di credito o la password di accesso al servizio di home banking - per motivi tecnici. Un inganno escogitato nei minimi dettagli, nel quale è facile cadere. Ed è facile poi ritrovarsi svuotato il conto in banca. A questo proposito è sempre valido l'appello della Polizia Postale a non inviare mai i propri dati rispondendo ad una mail. Si può chiamare direttamente l'istituto di credito per una verifica e poi è necessario tenere presente che di solito le banche contattano telefonicamente i clienti e li invitano in filiale in caso di problemi con le carte per il pagamento. E poi ci sono le truffe a luci rosse, quelle che si basano su false promesse di sesso facile, poi trasformate in ricatti veri. Solo ad Arezzo, a cadere in questi tranelli negli anni scorsi sono state decine di persone.
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