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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

La madre morì dopo un incidente, figlia accusata di omicidio stradale. La difesa: "Operata troppo tardi"

Era in auto con la madre, era al volante quando perse il controllo della vettura ed ebbe un incidente. La madre morì dopo 20 giorni per setticemia e da allora la figlia è accusata di omicidio stradale.  Una tragedia nella tragedia. Una situazione...

Era in auto con la madre, era al volante quando perse il controllo della vettura ed ebbe un incidente. La madre morì dopo 20 giorni per setticemia e da allora la figlia è accusata di omicidio stradale. Una tragedia nella tragedia. Una situazione al limite del paradossale, che la nuova legge sull'omicidio stradale non ha valutato a 360 gradi. Il rischio per la protagonista di questa vicenda, è grande, anche se ci sono delle perizie che in parte la scagionerebbero: perché dietro all'incidente potrebbe anche nascondersi un caso di malasanità. E' quanto emerso nei giorni scorsi di fronte al Gup Piergiorgio Ponticelli, quando i periti del tribunale e il consulente di parte, nominato dal legale difensore Raffaello Falagiani, hanno ripercorso gli ultimi giorni di vita della madre presso l'ospedale della Gruccia.

La donna, che nell'incidente riportò la frattura del bacino, aveva avuto anche una perforazione dell'intestino per la quale fu operata dopo tre giorni innescando così una terribile infezione trasformatasi in setticemia. I periti del tribunale hanno parlato di "omessa o ritardata diagnosi che potrebbe aver contribuito al decesso in una percentuale probabilistica che oscilla tra il 50 e il 60 per cento". Per il consulente di parte, il dottor Paolo Casini, si parla di una percentuale del 90 per cento.

"Si parla di lesioni all'intestino non riconosciute - spiega il legale che difende la figlia - nonostante ci fossero segnali chiari e nonostante si tratti di lesioni frequenti negli incidenti stradali, perché causate al momento dell'impatto dalla pressione sulle cinture di sicurezza. La signora fu operata dopo tre giorni, e questo potrebbe aver causato un aggravamento della sua situazione ed essere stato una concausa della morte".

LA VICENDA

L'incidente avvenne il 31 luglio del 2016 nei pressi di Bucine, sotto al ponte della ferrovia. Madre e figlia erano a bordo della stessa auto: stavano rientrando a casa dalle vacanze. La figlia era al volante, la madre (87enne) le sedeva accanto. Poi, in una manciata di secondi, si è consumata la tragedia: la figlia ha perso il controllo dell'auto, ha invaso la corsia opposta e si è scontrata con un'auto sulla quale viaggiava una famiglia belga in vacanza in Italia. La madre della donna riportò la frattura del bacino e fu trasferita alla Gruccia, dove il 20 agosto morì per una setticemia. E proprio in seguito alla morte scattò la denuncia.

Il Gip Piergiorgio Ponticelli si è riservato alcuni giorni per approfondire i risultati di perizie e consulenza tecnica. La discussione e la sentenza sono previste a fine mese.

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