Katia, l'ombra di lunghe indagini. Confermati i riscontri negativi dei primi dna

Nessuna certezza al momento: confermato quanto trapelato nello scorso fine settimana, cioè che il confronto tra il dna trovato sul corpo di Katia dell'Omarino e quelli prelevati da altrettante persone che potrebbero avere avuto contatti con la donna uccisa a Sansepolcro nella notte tra l'11 e il 12 luglio scorso, non ha dato esito positivo.

Le comparazioni tra i profili genetici relativi a una decina di uomini della Valtiberina (tra Toscana e Umbria) non hanno portato risultati, nessuna affinità con il dna di “Ignoto 1″. Lo spettro di un altro caso dalle lunghe indagini, tipo quello di Yara Gambirasio, si allunga sul delitto del fiume.

“Quello che purtroppo differisce dal caso di Yara – aveva spiegato sabato l’avvocato della famiglia Dell’Omarino, Anna Boncompagni – è l’assenza di filmati: la videocamera di sorveglianza che si trova in posizione migliore era fuori uso”.