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Cronaca

"Io, colpito di striscio dai pallini dei cacciatori lungo il Sentiero della Bonifica"

Ci scrive un nostro lettore a proposito di una disavventura accaduta domenica, in campagna. "Ho un casetta in Valdichiana dove sono solito, assieme alla mia compagna, passare i fine settimana. Il posto è bene isolato in mezzo ai campi e vicino...

Ci scrive un nostro lettore a proposito di una disavventura accaduta domenica, in campagna.

"Ho un casetta in Valdichiana dove sono solito, assieme alla mia compagna, passare i fine settimana. Il posto è bene isolato in mezzo ai campi e vicino a un colle. Proprio per questo, nel periodo della caccia, vi sono intorno molti cacciatori che sparano a tutto quello che vedono. Nella mia proprietà ho messo dei chiari cartelli di proprietà privata, c'è anche un divieto di caccia in tutta la zona (mia proprietà inclusa) molto evidente: i pali col divieto sono stati messi ogni 50 metri. Ciò nonostante ogni anno, assistiamo impotenti all’invasione della nostra proprietà privata. A volte ci svegliamo presto la mattina a causa dei colpi molto ravvicinati e troviamo i pallini sotto la nostra veranda e i bossoli per il campo. Ci siamo fatti sentire e ci siamo arrabbiati più volte con questi usurpatori della quiete altrui perché li consideriamo pericolosi, maleducati e invadenti. A volte è servito, a volte ne vengono di nuovi a cacciare e sparare a caso. Alcuni, addirittura, ci hanno dato consigli su come recintare un campo in modo da non aver più fastidi".

Da qui, la decisione di cambiar aria. "Così, considerando i colpi sempre più vicini ed insostenibili alle 3 del pomeriggio di domenica scorsa, abbiamo deciso di prendere l’auto e andare a fare due passi lungo il vicino Sentiero della Bonifica. Ma sarebbe stato meglio se fossimo rimasti a casa. Sul tratto che dalla cosiddetta Colmata di Brolio porta a Cortona, precisamente al km 39, c’erano appostati da una parte del canale maestro della Chiana alcune squadre di cacciatori. Due ciclisti si sono fermati a parlare con loro rimarcando che la distanza di tiro dalle persone dovrebbe essere almeno di 150 metri. I ciclisti si sono poi fermati a ragionare con noi spiegandoci quanto fosse difficile fare un po’ di sport in una bellissima domenica di sole. Abbiamo condiviso pienamente il loro pensiero e nemmeno il tempo di salutarci che una grandinata di pallini è passata sopra la mia testa colpendomi alla nuca. Urlando dal dolore e dalla paura sono scappato assieme alla mia compagna e ho richiamato a gran voce i ciclisti che comunque avevano visto la scena".

Il racconto della disavventura prosegue con le mosse fatte dal protagonista: la chiamata alla Forestale e la corsa alla guardia medica di Cortona, con la diagnosi di una ferita superficiale e di striscio da arma da fuoco. "Sono stato curato, sono uscito con la mia compagna, ho ingoiato rabbia e sono tornato a casa".

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