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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Marchionna / Località San Firenze

"Io, in carrozzina, costretto a dormire in auto per il blackout. Denuncerò il gestore"

La testimonianza di Federico Stendardi, residente in zona San Firenze: "Non ho potuto accedere al mio appartamento, essendo bloccato l'ascensore. La corrente è mancata per quasi 16 ore"

Una notte passata in automobile, tra la paura per i rischi corsi e la rabbia del grave disagio patito. Federico Stendardi, che si muove in carrozzina, ha deciso di raccontare quanto accaduto ieri nella sua abitazione nella collina di San Firenze, che, al pari delle altre case vicine, è rimasta senza corrente elettrica per un lungo black-out.

"Ero tornato a mezzanotte e mezzo circa a casa - esordisce Federico -, con mia moglie e mio figlio eravamo andati fuori a cena. Ci siamo subito resi conto che non c'era corrente, il garage non si apriva. Così mia moglie è scesa dall'auto ed è andata a sbloccare l'apertura della rimessa. Essendo la casa disposta su più livelli, è per me difficoltoso accedere in appartamento senza l'uso dell'ascensore, che ovviamente era rimasto bloccato". A quel punto, per Federico, ha iniziato a concretizzarsi la possibilità di dover passare la notte in garage. "A quell'ora non potevamo chiamare nessun amico o conoscente che ci potesse aiutare. Mio figlio ha 11 anni ed è troppo piccolo per poter dare una mano a sua mamma nel farmi raggiungere l'appartamento".

Nel frattempo però è stato avviato il ticket con il gestore, tramite numero verde per segnalare guasti. "Ci ha risposto una donna - ha aggiunto Federico - spiegando che avrebbero impiegato un po' di tempo per ripristinare il servizio. La corrente sarebbe tornata attorno alle 3. A quel punto ho deciso di attendere in garage, mentre i miei rincasavano. E così, confortato dal fatto che entro un paio d'ore tutto si sarebbe risolto, mi sono messo a guardare un film dal telefono cellulare, incurante del livello della batteria". Ma nessuno però si sarebbe più fatto risentire intorno alle 3. "Ho richiamato io verso le 3,30 e mi è stato risposto di attendere fino alle 5. Mi è parso inevitabile entrare in auto e dormire lì. Purtroppo nelle mie condizioni è una situazione pericolosa, perché c'è il forte rischio di piaghe da decubito". Poi Federico non è più riuscito a parlare con gli operatori: un sms lo ha avvertito che il guasto era in lavorazione "e che mi avrebbero fatto risapere, ma nulla".

La mattina dopo, grazie ad un amico di famiglia e alla moglie, è tornato in casa, erano ormai le 11,30. "Ma non sono stato l'unico in zona  a subire disagi: una coppia di anziani non aveva più il telefono a disposizione, essendosi scaricato. Avevano paura", racconta ancora Federico. "Non sono più riuscito a parlare con nessun altro al telefono. La corrente è tornata alle 15,45. La squadra di intervento era di Sansepolcro, arrivata alle 13,30, ma non essendo della zona gli operatori non conoscevano bene l'ubicazione delle cabine elettriche e solo alle 15-15,15 hanno iniziato l’intervento. In ogni caso, ho avuto modo di parlare con Polizia municipale di Arezzo e Carabinieri, domani farò denuncia per quanto accaduto, avendo patito una situazione di potenziale pericolo".

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