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Incidenti stradali Sansepolcro

"Ciao Massimo, campione nella vita e nello sport", i ricordi degli amici e il dolore di Sansepolcro

Sui social si riccorrono foto e ultimi strazianti saluti: la morte di Cesari ha scosso l'intera Valtiberina

I ricordi sono racchiusi in tante foto. Una dopo l'altra scorrono sul profilo Facebook di Massimo Cesari. Sono state pubblicate dagli amici di una vita, dagli sportivi che hanno condiviso con lui vittorie e sconfitte, da giovani che ogni giorno sedevano sull'autobus che lui guidava. Ricordi che si affollano ma che sembrano non bastare mai per raccontare chi era Massimo, morto a 45anni tra i tornanti della Marecchiese.

Cesari aveva due grandi passioni: il braccio di ferro, sport del quale era un campione indiscusso, e la sua moto. E' stata quest'ultima a tradirlo, in un viaggio intrapreso verso il mare e finito tragicamente poco dopo Svolta del Podere. Percorreva la strada del passo Viamaggio quando arrivato al chilometro 23 pare abbia invaso la corsia opposta nella quale è sopraggiunto un camion. L'esatta dinamica dell'incidente è ancora al vaglio degli inquirenti, ma stando ad una prima ricostruzione, pare che il mezzo pesante fosse nella propria corsia di marcia. Un terribile incidente avvenuto sotto agli occhi increduli di un amico che lo seguiva a bordo di un'altra motocicletta e che ha da subito chiamato i soccorsi.

Inutili i soccorsi, Cesari è morto sull'asfalto.

Sul posto sono accorsi i carabinieri di Badia Tedalda che stanno svolgendo accurati accertamenti. 

Originario di Sansepolcro, il 45enne da otto anni viveva a San Giustino Umbro. Era rimasto molto attaccato alle sue radici e alle amicizie di una vita in terra biturgense. La notizia ieri sera si è rapidamente diffusa lasciando increduli i biturgensi. Un grande dolore per l'intera comunità.
 

Nelle ore successive tanti hanno deciso di scrivere un uIntanto i ricordi si rincorrono sui social:

"Ancora incredulo per questa tragica notizia, ovunque vada sento la tua voce - scrive un amico che condivideva con Cesari la passione per il braccio di ferro -. Sapendo che dovevi venire anche tu oggi alla trasferta a Reggio Calabria rimango ancora più paralizzato.
Mi hai trattato come il tuo fratellino minore, qualsiasi trasferta facevamo mi facevi divertire, mi davi consigli per il braccio di ferro e consigli di vita.  Quando ebbi i miei problemi familiari, tu sei stato tra i primi a darmi forza. Difficile trovare un campione come te nello sport e nella vita.
Una persona semplice e unica".

Anche gli avversari, con parole cariche di commozione, lo ricordano:

Ciao Massimo Cesari, un grande avversario, un Campione un punto di arrivo per me arrivare a competere con te. Quante battaglie! Uno degli atleti più sportivi e leali incontrati nella grande famiglia del braccio di ferro. Oggi noi tutti abbiamo perso un Amico. Riposa in pace Campione.

E ancora:

Di te mi ricorderò sempre la sincerità, la generosità, e la sportività che ti contraddistingueva . Era un onore per tutti noi averti in palestra, alle cene di squadra, ma anche trovarti contro al tavolo! Riposa in pace Massimo.

Un ex compagno della Folgore racconta in poche righe la loro intensa amicizia:

Un anno di vita insieme, abbiamo sudato sofferto e riso fino a sentirci male. Siamo usciti dallo stesso aereo controllandoci a vicenda l’equipaggiamento. Te ne vai a 45 anni e a noi della “squadra” che dopo 25 anni ci sentiamo ancora tutti i giorni, ci mancherai per sempre. Questo è un giorno triste!

Ricordi carichi di malinconia, per una figura che nel mondo sportivo ha lasciato un grande vuoto. Amici e "colleghi", avversari e compagni di squadra di lui ricordano la disponibilità, la correttezza, l'amore verso una disciplina sportiva poco conosciuta e l'impegno per farla conoscere. E tutti lo dipingono come un campione. Nello sport e nella vita. 

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