Incendia la casa del compagno per gelosia: "temevo che mi tradisse"

Prima aveva cosparso sul pavimento e sui mobili circa 30 litri di benzina e poi, con della diavolina e un fiammifero aveva appiccato il fuoco sperando di riuscire ad incenerire completamente l'abitazione delle vacanze. Il tutto perché era convinta che il compagno l'avesse tradita con un'altra.

E' quanto successo lo scorso maggio in località Giannella, lembo di terra limitrofo all'Argentario.

Qui una donna originaria di Castiglion Fiorentino ma residente a Siena, annebbiata dai fumi della gelosia, si era introdotta nell'appartamento e aveva appiccato il rogo provocando persino un'esplosione. Sull'episodio intervennero oltre ai vigili del fuoco della zona anche i carabinieri di Orbetello per le indagini. Sono stati proprio i militari a rintracciare la donna effettuando delle ricerche negli ospedali toscani e chiedendo di pazienti arrivati con ustioni importanti sul corpo. Il riscontro avvenne a Siena, al policlinico Le Scotte, dove la 53enne di Castiglion Fiorentino si rivolse per curare le bruciature di terzo grado riportate su tutto il corpo.

Appurato poi che la donna era la compagna del proprietario dell'abitazione le indagini si sono subito concentrate su di lei.

Oggi a distanza di qualche mese da quella vicenda, gli inquirenti sono riusciti a ricostruire per intero la vicenda. Secondo quanto emerso ad aiutare la donna sarebbe stata la figlia maggiore che l’avrebbe accompagnata sul posto. Ma anche gli altri componenti della famiglia, un'altra figlia e il marito sono finiti nei guai. Già perché i due avrebbero cercato di proteggere la donna con false dichiarazioni al magistrato che ha chiesto quindi il giudizio immediato per tutti e quattro.