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Cronaca

Incassano assegni falsi intestati a persone vere: sventata truffa alle Poste. Un arresto

Da Napoli fino ad Arezzo, per rodare un meccanismo truffaldino - ai danni di Poste Italiane e di ignari cittadini - che avrebbe portato nelle tasche di una banda di malviventi migliaia di euro. Ma sulla propria strada l'organizzazione criminale ha...

Da Napoli fino ad Arezzo, per rodare un meccanismo truffaldino - ai danni di Poste Italiane e di ignari cittadini - che avrebbe portato nelle tasche di una banda di malviventi migliaia di euro. Ma sulla propria strada l'organizzazione criminale ha trovato gli uomini della Polizia Postale che, in poche ore, hanno scoperto la truffa e arrestato una persona.

A finire in manette è stato un 30enne incensurato, "pedina" assoldata da tre uomini che avevano messo a punto il piano. Il giovane aveva con sé circa 15 falsi titoli dell'Agenzia delle Entrate, intestati però a persone vere che realmente avrebbero dovuto riscuotere gli assegni. Per farsi consegnare i soldi agli sportelli postali però aveva bisogno di documenti con i quali dimostrare che era proprio lui l'intestatario dei titoli. E per questo aveva con sé altrettante carte di identità false, con i nomi ignari cittadini e la propria foto sopra. Documenti e titoli di credito realizzati con maestria, che hanno tratto in inganno il primo ufficio postale visitato dall'uomo. Qui è riuscito a farsi consegnare 1620 euro.

Il piano prevedeva che venissero visitati più uffici. E così il 30enne è stato portato dai complici in un secondo ufficio, a Staggiano. Qui però, il direttore ha capito che c'era qualcosa che non andava, non ha consegnato i soldi al giovane e ha chiamato le forze dell'ordine.

E' stato nel terzo ufficio visitato - in via Lorenzetti - proprio dove l'uomo stava riscuotendo un assegno, che gli agenti della Polizia Postale, coordinati dal Comandate Walter Dell'Arciprete, sono entrati in azione. Colto in flagrante, il 30enne è stato arrestato ed ha vuotato il sacco.

In pratica il piano prevedeva un tour in varie città. La prima tappa era stata proprio ad Arezzo. In ogni città visitata la banda avrebbe incassato un numero considerevole di assegni (ad Arezzo ad esempio erano 15) dal valore che oscillava tra i 1400 e i 2000 euro. All'uomo che si presentava allo sportello, una sorta di "pedina" nelle mani della banda, era stata garantita una percentuale pari al 15 per cento degli incassi.

Ma l'attenzione del direttore del secondo ufficio visitato e la competenza della Polizia Postale hanno mandato a rotoli tutto. Il giovane è stato arrestato per possesso di documenti falsi, truffa, tentata truffa e sostituzione di persona ed è stato giudicato oggi per direttissima. I tre malviventi che avevano ordito il piano sono invece riusciti a scappare. Forse verso altre città dove tentare di replicare la truffa.

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