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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Rischia il carcere per una vocale sbagliata: odissea per uno scambio di persona

Dieci mesi di carcere per una vocale sbagliata. Uno scambio di persona che sta costando caro ad un cittadino rumeno, condannato per un piccolo furto a 10 mesi di reclusione nel 2013 (in concorso con altri due complici). L'uomo era incensurato e...

Dieci mesi di carcere per una vocale sbagliata. Uno scambio di persona che sta costando caro ad un cittadino rumeno, condannato per un piccolo furto a 10 mesi di reclusione nel 2013 (in concorso con altri due complici). L'uomo era incensurato e avrebbe potuto fruire la sospensione condizionale della pena. Ma per un errore giudiziario gli è stato notificato l'ordine di esecuzione per la carcerazione.

Era il 2013 quando il protagonista dell'insolita vicenda arrivò in Casentino dalla Romania. Viveva in una situazione di estremo disagio quando commise il furto. Si intrufolò insieme ad altre due persone nei locali della Caritas e rubò abiti usati, donati per i bisognosi.

iacopo gori"Il Tribunale - spiega il legale Iacopo Gori - nel corso dell'istruttoria ha sbagliato una vocale del nome e ha acquisito un certificato penale di un altro cittadino rumeno, pensando che fosse lo stesso. Dal momento che tale altro soggetto aveva riportato pochi anni prima una condanna per porto abusivo d'arma da parte del tribunale di Roma, il giudice aretino ha negato al condannato la possibilità di fruire della sospensione condizionale, per essendo per lui la prima condanna e pur rientrando la pena nei limiti di legge".

Nei giorni scorsi all'uomo, giudicato in contumacia, ha scoperto l'errore giudiziario: la Procura della Repubblica gli ha infatti notificato l'ordine di esecuzione per la carcerazione della sentenza di Arezzo.

Il rumeno, essendo ormai definitiva la sentenza, tramite l'avvocato Gori, ha avanzato un'istanza per la correzione della pena al giudice dell'esecuzione del Tribunale di Arezzo, "sulla base dei principi affermati anche dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo per cui la pena irrogata non può mai essere illegale, ovvero superiore a quella che il giudice avrebbe al massimo potuto irrogare". Istanza che ha fermato per il momento l'esecuzione degli arresti.

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