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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

"Colpevole", padre Gratien condannato a 27 anni. Mirko: "Il miglior regalo oggi per Guerrina"

Una camera di consiglio iniziata alle 14 circa e proseguita per l'intero pomeriggio. Ore di confronti e valutazioni, di letture e riletture di atti e documenti per poi arrivare alla sentenza.  E, alle 20,15 la lettura del dispositivo: Padre...

Una camera di consiglio iniziata alle 14 circa e proseguita per l'intero pomeriggio. Ore di confronti e valutazioni, di letture e riletture di atti e documenti per poi arrivare alla sentenza. E, alle 20,15 la lettura del dispositivo: Padre Gratien Alabi è stato giudicato colpevole. Accolta dunque in pieno la richiesta del pm Marco Dioni. Per la Corte d'Assise è stato il religioso a uccidere e far sparire il corpo di Guerrina Piscaglia.

Padre Gratien sconterà la condanna - 27 anni più tre di libertà vigilata - agli arresti domiciliari fin quando non si arriverà al terzo grado di giudizio. Inoltre la Corte d'Assise lo ha condannato ad una provvisionale di 100 mila euro per la famiglia di Guerrina. Accolte inoltre anche altre richieste di risarcimento inoltrate dalle parti civili. GIOIA E LACRIME

Dopo la sentenza il silenzio, solo sorrisi e abbracci tra gli avvocati di parte civile e il pm. Come se non ci fossero abbastanza parole per commentare. Mirko, il marito di Guerrina ripeteva solo che il cuore gli stava battendo all'impazzata. Padre Gratien aveva invece gli occhi lucidi e l'espressione di chi si è visto crollare il mondo addosso.

Solo all'uscita del tribunale le parole hanno iniziato a scorrere come un fiume in piena.

Così si è innescata una girandola di ringraziamenti di Mirko e della famiglia. "Questa condanna - ha detto il marito di Guerrina - è stato il miglior regalo che mia moglie potesse aspettarsi". Poi la richiesta esplicita di poter sapere dove si trova adesso il corpo.

Gli avvocati della difesa nel frattempo hanno annunciato la volontà di fare ricorso: quello che è chiaro è che la vicenda andrà avanti fino al terzo grado di giudizio. "Padre Gratien - ha spiegato l'avvocato Angeletti - ha chiesto di non parlare. Ha bisogno di restare solo e di pregare". E così il religioso si è allontanato, circondato da uno stuolo di cameraman e giornalisti che lo hanno seguito fino all'auto con la quale è tornato a Roma. Le immagini della lettura della sentenza LA GIORNATA PIU' LUNGA

Una giornata lunghissima, iniziata con le repliche che si sono prolungate ben oltre il tempo previsto. Prima il pubblico ministero Marco Dioni, poi le parti civili, infine la difesa, con l'avvocato Riziero Angeletti, hanno preso la parola. Messaggini, testimonianze, orari: tutto quello che è stato approfondito nelle requisitorie e nelle arringhe è stato "rinfrescato" dinnanzi alla Corte.

Poi in serata l'attesa sentenza. Televisioni e testate nazionali si sono riversate alla Vela. Uno stuolo di giornalisti, ma anche amici e parenti di Guerrina e semplici cittadini hanno preso posto nell'aula Miraglia per ascoltare la lettura del dispositivo. Una sentenza che è arrivata oggi, in un giorno speciale: il giorno nel quale la mamma di Ca' Raffaello avrebbe compiuto gli anni.

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