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Cronaca

Guerrina, la verità a due udienze di distanza. Attesa per l'arringa dei difensori. Gratien rischia 27 anni di carcere

Sono le ultime udienze. Quella di domani e quella fissata per il prossimo 24 ottobre rappresentano gli ultimi appuntamenti del procedimento giudiziario a carico di Gratien Alabi. Il religioso congolese è accusato di omicidio volontario  e...

Sono le ultime udienze. Quella di domani e quella fissata per il prossimo 24 ottobre rappresentano gli ultimi appuntamenti del procedimento giudiziario a carico di Gratien Alabi. Il religioso congolese è accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere in seguito alla sparizione, il 1 maggio del 2014, di Guerrina Piscaglia, la mamma 50enne di Ca' Raffaello.

Domattina saranno gli avvocati del pool difensivo, Riziero Angeletti e Francesco Zacheo, ad esporre l'arringa conclusiva. Il religioso, che si è sempre dichiarato innocente, rischia 27 anni di carcere. Questa infatti la condanna richiesta dal pm Marco Dioni nella sua dettagliatissima e rigorosa requisitoria. Le parti civili hanno poi parlato di "danno inquantificabile" per quanto riguarda i risarcimenti economici. In particolare Mirko e Lorenzo Alessandrini, marito e figlio di Guerrina, rappresentati dal legale Nicola Detti, hanno deciso di rimettere alla Corte d'Assise la quantificazione del danno.

TEMPI BREVI

Rispetto al calendario stilato all'inizio del processo, la sentenza arriverà con oltre un mese e mezzo di anticipo. Tempi quasi da record, hanno sottolineato gli avvocati di parte civile ieri. Inizialmente, infatti, l'ultima udienza era fissata per metà dicembre. Invece la scelta della difesa di Padre Graziano di rinunciare ai testi e la richiesta della Procura di stringere i tempi inserendo altre due udienze oltre a quelle previste nel calendario di ottobre, hanno avvicinato il giorno della sentenza. La camera di consiglio e la conseguente lettura del dispositivo sono previste infatti per il prossimo 24 ottobre. Un giorno speciale, diverso da tutti gli altri del calendario: è infatti il giorno nel quale Guerrina avrebbe compiuto 52 anni. Il condizionale resta però d'obbligo: oltre all'arringa della difesa, ci saranno anche le repliche di pm e parti civili. Il rischio di uno slittamento c'è.

LA DIFESA DI PADRE GRAZIANO

Domani dunque i legali di Gratien Alabi dovranno "smontare" il castello accusatorio: al centro dell'arringa dunque la consistenza dei contatti telefonici, l'sms inviato dal telefono di Guerrina al religioso conosciuto dall'imputato, la misteriosa figura di zio Francesco. Tabulati telefonici, testimonianze tutto andrà a convergere in un lungo, lunghissimo e dettagliato intervento con il quale verrà fatta ascoltare "la campana" di padre Graziano. Lui continua a dirsi innocente. E i suoi legali punteranno all'assoluzione.

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