rotate-mobile
Cronaca

Guerrina, due anni fa la scomparsa: le indagini, l'arresto di padre Graziano e il processo

Sono passati due anni da quando non si hanno più sue notizie. Era il 1 maggio del 2014 quando Guerrina Piscaglia, mamma all'epoca 50enne, sparì da Ca' Raffaello. Da allora la sua storia è stata raccontata su pagine e pagine di giornali, impressa...

Sono passati due anni da quando non si hanno più sue notizie. Era il 1 maggio del 2014 quando Guerrina Piscaglia, mamma all'epoca 50enne, sparì da Ca' Raffaello. Da allora la sua storia è stata raccontata su pagine e pagine di giornali, impressa su servizi di tutte le tv nazionali. Quel ciuffo di case - spicchio di Toscana in terra di Romagna - è stato assediato da telecamere e giornalisti. Ma di lei, di Guerrina, nessuna traccia, se non quelle lasciate dal suo cellulare e dai pochi messaggi - una manciata - partiti dall'apparecchio nel periodo successivo. Una vicenda intricata, in seguito alla quale è stato arrestato padre Gratien Alabi (all'epoca vice parroco del paesino), oggi unico imputato con le accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere.

E proprio a quelle tracce lasciate dal telefonino hanno puntato le indagini: da lì si sono sviluppate le ipotesi investigative e di quelle tracce in questi giorni è stato dibattuto di fronte alla Corte d'Assise. LA SCOMPARSA

Guerrina scomparve tra le 13,46 e le 14,34 di quel primo maggio: è questa la ricostruzione degli inquirenti. Si era allontanata dicendo di andare a passeggiare: si scoprirà poi che aveva avuto uno scambio di messaggi con il parroco e voleva raggiungerlo in canonica per un incontro clandestino (il famoso messaggio del coniglio).

LE INDAGINI

Complici due messaggi inviati dal telefono di Guerrina dopo il giorno della scomparsa – che secondo gli inquirenti sarebbero stati spediti da Padre Gratien – la vicenda fu inizialmente “catalogata” come allontanamento volontario. Ma con il passare del tempo le ricerche hanno avuto un’importante accelerazione. Ad agosto anche i Ris fecero un sopralluogo in canonica, con unità cinofile e specifici strumenti per cercare tracce della donna.

Al termine dell’estate il religioso congolese e il marito di Guerrina, Mirco Alessandrini, furono iscritti nel registro degli indagati. Ipotesi di reato diverse, delle quali la più grave pendeva sulla testa del prete. Poi

IL MOVENTE

Secondo gli inquirenti, Padre Gratien avrebbe ucciso Guerrina in seguito ad una escalation di attenzioni della donna. Tra i due nei mesi prima della scomparsa ci furono migliaia e migliaia di contatti telefonici. E nell'ultimo periodo pare che Guerrina sospettasse di essere incinta. Forse la paura di uno scandalo avrebbe fatto degenerare la situazione fino all'omicidio.

Per questo, sostiene la Procura, Gratien avrebbe tentato di depistare le indagini. Come? In due modi: inviando messaggi dal cellulare di Guerrina come se fosse stata proprio lei a scriverli dopo la sua scomparsa (in uno diceva di essersi allontanata con un giovane ambulante marocchino, poi rintracciato, interrogato e rivelatosi estraneo alla vicenda); e inventando anche che Guerrina si trovasse insieme ad un personaggio del quale non si è mai trovata traccia: zio Francesco.

PROCESSO

Tutti aspetti che dallo scorso dicembre sono stati sviscerati in Tribunale. Di fronte alla Corte d'Assise ad oggi sono comparsi i testi della lista del pm Marco Dioni. Tra loro carabinieri, periti, conoscenti e parenti di Guerrina, ma anche il confratello di Gratien - padre Silvano - e nell'udienza di venerdì prossimo probabilmente anche il marito Mirco. Intanto il corpo non si trova. E il mistero resta.
Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Guerrina, due anni fa la scomparsa: le indagini, l'arresto di padre Graziano e il processo

ArezzoNotizie è in caricamento