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Cronaca

Evasione, lavoro a nero e criminalità organizzata: il bilancio della Guardia di Finanza di Arezzo

Quasi 500 tra verifiche e controlli svolte dal 2018 al maggio del 2017, 73 persone denunciate e 130 evasori totali, o quasi, scoperti

Quasi 500 tra verifiche e controlli svolte dal 2018 al maggio del 2017, 73 persone denunciate e 130 evasori totali, o quasi, scoperti. Parte da questi dati il bilancio dell'intensa attività della Guardia di Finanza di Arezzo. Un'attività imponente che viene ricordata in occasione delle celebrazioni del 245esimo Anniversario della Fondazione del Corpo. Nella caserma "Del Buono", sede del Comando Provinciale di Arezzo, alla presenza del Comandante Provinciale, colonnello Andrea Tesi, di una rappresentanza di Ufficiali, Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati e Finanzieri e del personale in congedo delle Sezioni Anfi di Arezzo e Montevarchi si è svolta una breve cerimonia, nel corso della quale è stata data lettura dei messaggi del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e dell’Ordine del Giorno Speciale del Comandante Generale - Generale Giuseppe Zafarana.
Un’azione che si è sviluppata attraverso:  la realizzazione di 48 Piani Operativi, diretti all’aggressione delle più dannose e
pericolose manifestazioni di illegalità economico-finanziaria;  lo sviluppo di oltre 1.100 deleghe d’indagine pervenute dalla magistratura ordinaria e contabile, molte delle quali riguardano i reati tributari e fallimentari;  il contrasto ai traffici illeciti.

Lotta all'evasione

Sono 470 le attività ispettive (verifiche e controlli) svolte nel 2018 e nei primi cinque mesi del 2019 dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Arezzo nel contrasto all’evasione.
Le indagini sui casi di evasione più gravi sono sfociate nella denuncia all’Autorità Giudiziaria di 73 persone. Tra i delitti più diffusi, l‘omessa e/o infedele dichiarazione, nonché la dichiarazione fraudolenta e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Fondamentali le misure più incisive a garanzia del credito erariale, con l’applicazione sempre più frequente del “sequestro per equivalente” di beni mobili ed immobili agli evasori che ammontano, nel periodo di riferimento, ad oltre 32 milioni di euro, a fronte
dei poco più di 38 milioni segnalati all’Autorità Giudiziaria.
L’attività svolta dal Corpo mira, quindi, a “stanare” gli evasori qualificando e quantificando la sproporzione esistente tra i redditi dichiarati e il patrimonio della persona interessata da procedimenti di prevenzione patrimoniale. Un percorso vincente fondato sul rilevamento
della contraddizione emergente tra le manifestate disponibilità finanziarie e l‘esiguo reddito dichiarato.

Frodi fiscali ed economia invisibile

Sul fronte dell’economia sommersa, sono stati scoperti 130 tra evasori totali e paratotali, responsabili di aver evaso oltre 183 milioni nel settore delle Imposte dirette e 52 milioni di euro in quello dell’Iva.
Relativamente al sommerso da lavoro, sono stati individuati 173 lavoratori “in nero” e/o irregolari, anche in collaborazione con la locale Direzione Territoriale del Lavoro, con 29 sospensioni delle attività che avevano superato le soglie imposte dalla norma sul numero
dei lavoratori irregolari rispetto al totale della forza lavoro (pari al 20%).

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Svolti 73 controlli nel settore immobiliare e degli affitti al nero. Nella quasi totalità dei casi sono state riscontrate violazioni, con circa 2,7 milioni di euro nel settore delle imposte dirette evase e recuperate a tassazione.
Fortemente intensificate, infine, anche le indagini contro il commercio internazionale della fauna e della flora in via di estinzione, tutelate dalla Convenzione di Washington (c.d. C.I.T.ES.): il Corpo ha partecipato, quale Autorità competente, alle principali operazioni congiunte svolte nel settore, eseguendo, negli spazi doganali di questa  provincia, 415 controlli, sulle oltre 9.000 spedizioni di merci monitorate.

Spesa pubblica e illeciti

Notevoli risorse sono state investite dalla Guardia di Finanza di Arezzo nei controlli nel settore della spesa pubblica nazionale e comunitaria, finalizzati a contrastare le frodi e le distrazioni illecite di denaro pubblico.
Sono 71 le persone segnalate alla Corte dei Conti e/o all’Autorità Giudiziaria ordinaria con oltre 3 milioni di euro di danni erariali accertati.
Sempre nello stesso comparto, al fine di garantire a tutti i cittadini adeguati livelli di assistenza socio-sanitaria, sono stati effettuati 75 interventi per appurare la veridicità dei documenti giustificativi delle spese mediche, ovvero i ticket sanitari, ed in materia di “Prestazioni Sociali Agevolate”.
Nel 35% dei casi sono state rilevate irregolarità, per lo più riferite a contributi per “canoni di locazione”, “prestazioni scolastiche” e “prestazioni sanitarie”, con il recupero delle somme illecitamente percepite e restituite agli Enti preposti, ammontanti a circa 30mila euro.

Lotta alla criminalità organizzata

Le indagini patrimoniali contro le organizzazioni criminali e gli evasori seriali sono fondamentali per risalire alla provenienza illecita dei capitali. Sono 57 gli accertamenti economico-patrimoniali eseguiti a carico di soggetti appartenenti alla criminalità. In tale ambito sono stati proposti all’autorità giudiziaria circa 6 milioni euro di sequestri di beni ai sensi della normativa antimafia.
Sono state sviluppate 184 segnalazioni per operazioni sospette pervenute dal Nucleo Speciale Polizia Valutaria. Un centinaio i soggetti monitorati ed identificati mentre effettuavano operazioni di invio di denaro in Paesi extraUE attraverso i cosiddetti money
transfer.

Ed è proprio l’azione di monitoraggio dei flussi finanziari che diventa di fondamentale importanza per contrastare ogni forma di illecito. Sono una cinquantina i soggetti verbalizzati per violazione alla normativa antiriciclaggio sull’uso del contante oltre i limiti consentiti, per mancata comunicazione agli Organi preposti e per violazioni agli obblighi di identificazione della clientela (Money transfer).
Nelle indagini svolte nei settori dei reati societari e fallimentari, truffa, associazione a delinquere, reati bancari, riciclaggio ed  autoriciclaggio sono 85 i soggetti denunciati, di cui 10 in stato di arresto, con oltre 59 milioni di euro segnalati come riciclaggio. Di questi, 25 milioni sono stati sottoposti a sequestro preventivo.
In tale ambito si segnalano anche i sequestri di quote societarie e di beni nella disponibilità di soggetti già condannati per reati di stampo mafioso, nonché le attività di analisi condotte nell’ambito delle attività del “Gruppo Interforze per il monitoraggio delle infrastrutture e
degli insediamenti industriali per la prevenzione e repressione dei tentativi di infiltrazione mafiosa”. Sono oltre 1.600 gli accertamenti svolti su richiesta dell’Autorità Prefettizia, riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
Anche la contraffazione fa male al Paese e danneggia il made in Italy, svilendo il prestigio del marchio italiano nel mondo.
Sono stati sequestrati oltre 15mila articoli merceologici falsificati e/o privi dei requisiti di legge in materia di sicurezza dei prodotti, con 33 soggetti segnalati alle Autorità competenti, di cui 11 denunciati all’autorità giudiziaria. Si tratta per lo più di prodotti della moda e di cosmetici e materiale elettronico privo dei requisiti di sicurezza.
Si segnala, al riguardo, il diffondersi della vendita online di articoli di pelletteria ed abbigliamento delle più importanti griffe della moda contraffatti. Attraverso, infatti, il monitoraggio dei principali social network è stato possibile individuare soggetti dediti all’illecita attività e ricostruire l’intera filiera del falso.


Controllo del territorio e traffici illeciti

Nel quadro della più ampia missione di concorso alla sicurezza del Paese, si segnalano: - le attività in materia di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, con circa 1,2 kg tra cocaina, hashish e marijuana sequestrati. 53 persone segnalate agli Uffici competenti, di cui 6 tratti in arresto. Si segnalano, al riguardo, i controlli eseguiti nelle adiacenze della Stazione ferroviaria di Arezzo, punto nevralgico per i collegamenti degli studenti, ovvero i servizi svolti nelle aree ritenute “più calde” della città capoluogo e di altri comuni della provincia;
- i servizi di contrasto al contrabbando di tabacchi lavorati esteri, che hanno portato all’arresto di 4 soggetti (provenienti dall’Est Europeo), con circa 300 chili di tabacchi lavorati esteri sequestrati; - le pattuglie impiegate quotidianamente nel servizio di pubblica utilità “117” e di controllo economico del territorio, nonché i servizi svolti in materia di concorso all’ordine ed alla sicurezza pubblica, disposti dall’Autorità prefettizia e di Pubblica Sicurezza. 

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