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Cronaca Giovi-Chiassa

Raffica di furti nelle frazioni: "Così hanno rubato anche i regali". Dalla Chiassa la richiesta di telecamere di sorveglianza

Almeno sei episodi nell'ultima settimana tra Tregozzano e la Chiassa: i residenti chiedono più sicurezza

Una raffica di furti e due frazioni,  alle porte di Arezzo, in balia dei ladri. E' quanto sta accadendo negli ultimi giorni alla Chiassa e a Tregozzano. La scorsa settimana almeno sei abitazioni avrebbero subito visite indesiderate. L'ultima della serie è avvenuta sabato scorso. I ladri hanno colpito nel tardo pomeriggio, prima di cena. Complici il buio, la tranquillità della campagna e la totale assenza di sistemi di videosorveglianza, i malviventi si sono intrufolati in una abitazione della Chiassa.

"Hanno messo a segno il furto tra le 19 e le 20 - racconta la proprietaria -, se ne sono accorti i miei parenti che vivono accanto. Sono rientrata di corsa e ho trovato la casa a soqquadro. I ladri si sono intrufolati dalla finestra del bagno, al primo piano".

Ladri acrobati che hanno sfruttato una tettoia per salire al primo piano. Hanno forzato la persiana con un piede di porco, poi hanno tentato di aprire la finestra con lo stesso metodo. Ma non ci sono riusciti e hanno sfondato lo spesso vetro dell'infisso. "Una specie di foro - racconta la donna - quanto bastava per far entrare un attrezzo per aprire la maniglia".

Una volta all'interno hanno rovistato ovunque e hanno rubato orologi, preziosi e anche regali di Natale: "Erano già pronti per le mie figlie - racconta la donna - c'erano anche bustine con soldi. Hanno portato via tutto". 

Sul posto sono accorsi gli agenti della Polizia, che stanno indagando sull'accaduto.

"Serve più attenzione nelle frazioni - dice la donna - qui alla Chiassa non abbiamo nemmeno una telecamera di sorveglianza. I malviventi possono colpire e andarsene indisturbati, perché probabilmente sanno che in assenza di testimoni nessuno può rintracciarli".

Sono molti i residenti che chiedono misure di sicurezza maggiori. Un sistema di videosorveglianza potrebbe essere la soluzione. La Chiassa è un paese che si snoda a ferro di cavallo: da un lato lambisce la strada provinciale della Libbia, dall'altra la ex strada provinciale della Catona: in nessuno dei due lati sono presenti telecamere che invece, potrebbero fungere da deterrente per i malintenzionati. 

Resta l'appello all'attenzione: proprio il mese di dicembre, quando le ore di buio sono di gran lunga superiori a quelle di luce, è uno dei periodi dell'anno in cui i ladri agiscono con più frequenza. Chiunque quindi notasse persone o movimenti sospetti, può avvisare le forze dell'ordine.

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