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Cronaca

Feste ed eventi come in un locale, ma era una casa privata. Irruzione delle forze dell'ordine

Formalmente era un circolo privato, di fatto organizzava eventi in una abitazione privata senza avere le autorizzazioni. Un’ attività che finiva per danneggiare in termini di libera concorrenza di locali pubblici. Un'attività che è stata stoppata...

Formalmente era un circolo privato, di fatto organizzava eventi in una abitazione privata senza avere le autorizzazioni. Un’ attività che finiva per danneggiare in termini di libera concorrenza di locali pubblici. Un'attività che è stata stoppata le forze dell'ordine con un blitz.

L'ultimo evento della serie è stato un “rock’n roll party” che si è svolto il 17 ottobre. Alla festa però, oltre agli invitati sono arrivati anche la polizia di Montevarchi e i carabinieri di San Giovanni Valdarno, il Nucleo Ispettorato del Lavoro dell’ Arma dei carabinieri, il Comando della Polizia locale, la Direzione Provinciale del Lavoro, l’ Inps, e la SIAE s. I primi a entrare, pagando il biglietto sono stati due agenti, che si sono introdotti nella villa e hanno verificato il genere di evento che era stato organizzato e hanno individuato gli organizzatori.

Il locale era presidiato da due buttafuori, due ragazze erano alla cassa, e poi erano presenti una truccatrice e tre dipendenti al bar che somministravano bevande ai numerosi avventori (la prima inclusa nel prezzo la seconda previo ulteriore pagamento), mentre altri tre soggetti svolgevano le mansioni di D.J. addetti alla consolle e agli strumenti di diffusione musicale. Oltre a loro sono state identificate e sentite ben 186 persone: ovvero i clienti.

Quasi la totalità delle persone sentite (un campione) non sapeva di trovarsi in un club privato, credeva fosse un classico locale di intrattenimento e spettacolo di cui erano venuti a conoscenza attraverso la pubblicità in rete. Secondo gli accertamenti della Polizia, non era stata proposta loro nessuna richiesta di carattere associativo o affiliativo.

Non solo, è stato accertato che a lavorare nella villa non erano soci volontari ma terze persone. Accertati i fatti, il commissariato ha notificato ai gestori "un provvedimento di interruzione immediata dell’ attività e formale diffida a proseguirla per il futuro in mancanza delle autorizzazioni di legge". Ai gestori sono state contestate "attività illecite di esercizio abusivo di attività di pubblico spettacolo e somministrazione di bevande in difetto della prescritta autorizzazione di pubblica sicurezza di cui al Testo Unico nonché la violazione della legge regionale in materia". Contestata inoltre la mancata richiesta di agibilità del locale e la mancanza assoluta di un certificato di prevenzione incendi. L’ assenza di estintori, la ristrettezza dei locali, le scale non a norma e la mancanza di idonee vie d’ uscita a fronte dei numerosi avventori rendeva infatti di tutta evidenza l’ estrema pericolosità di quei luoghi per l’ incolumità personale dei giovani avventori che a quel punto sono emersi. In corso di accertamento da parte degli inquirenti anche eventuali responsabilità della proprietà dei locali.

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