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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Esche avvelenate a Pratovecchio: allarme all'interno dei parchi pubblici

Nel pomeriggio di ieri, dopo la segnalazione di cittadino circa il rinvenimento di un'esca avvelenata nella zona della pesa pubblica di Pratovecchio, la polizia municipale ha allertato il nucleo cinofilo antiveleno del CTA CFS del parco nazionale...

Nel pomeriggio di ieri, dopo la segnalazione di cittadino circa il rinvenimento di un'esca avvelenata nella zona della pesa pubblica di Pratovecchio, la polizia municipale ha allertato il nucleo cinofilo antiveleno del CTA CFS del parco nazionale delle Foreste casentinesi. Dopo un breve briefing è iniziata l'ispezione. In considerazione della vicinanza con la strada provinciale il traffico è stato deviato su percorsi alternativi. Questo per garantire che l'ispezione si svolgesse in completa sicurezza, dato che il cane Puma, addestrato al riconoscimento delle sostenze tossiche, lavora senza guinzaglio.

Dopo pochi minuti dall'inizio delle attività ispettive Puma eseguiva la prima marcatura nei pressi dell'inizio del parchetto adiacente la pesa e, dopo un'accurata ricerca, venivano rinvenute, all'interno della siepe a confine dell'area verde, due buste di plastica. Ripresa la ricerca, dopo pochissimi metri, nei pressi di un cespuglio, al centro del parco, veniva marcato un altro sacchetto. Nel cespuglio successivo invece la marcatura riguardava un guanto di plastica sempre del tipo di quelli utilizzati per la frutta o verdura nei supermercati. Nell'ultimo arbusto, di pungitopo, Puma eseguiva l'ultima marcatura e, questa volta, all'interno di un sacchetto di plastica simile ai precedenti, veniva rinvenuto anche un boccone, a prima vista simile ad una salsiccia ammuffitta.

"Fenomeni di questo genere - ha spiegato Luca Santini, presidente del Parco nazionale - si sviluppano di frequente nel quadro di dissidi tra vicini nella gestione degli spazi relativamente agli animali domestici. Di per sè è grave la minaccia rappresentata per la fauna, sia essa d'affezione o selvatica. Il fatto che i medesimi spazi siano frequentati anche dalle persone e da bambini che possono entrare in contatto con le esche avvelenate trasforma tali condotte in veri e propri atti criminali".

Tutto il materiale rinvenuto è stato repertato, fotografato e poi consegnato al personale della Polizia Municipale in quanto titolare dell'indagine.

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