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Cronaca

Droga, in manette i "globetrotter" dello spaccio: rifornivano tutto il Valdarno

Si spostavano di città in città, riuscivano a mettere in piedi un giro di spaccio con approvvigionamento direttamente dalla Campania e in poco tempo erano in grado di diventare punto di riferimento tra chi acquistava eroina, cocaina e hashish. Ma...

Si spostavano di città in città, riuscivano a mettere in piedi un giro di spaccio con approvvigionamento direttamente dalla Campania e in poco tempo erano in grado di diventare punto di riferimento tra chi acquistava eroina, cocaina e hashish. Ma a Montevarchi i Carabinieri li hanno fermati. Sono stati arrestati questa mattina dai militari della stazione di Levane, su ordine della magistratura aretina, tre spacciatori tunisini già conosciuti alle forze dell'ordine aretine. Sono gli stessi infatti che nel 2015 erano stati arrestati ad Arezzo, colti in flagrante a Campo di Marte mentre vendevano eroina.

GLOBETROTTER

I Carabinieri li avevano ribattezzati i globetrotter dello spaccio valdarnese. Perché i loro traffici illeciti si spostavano man mano che gli inquirenti arrivavano loro con il fiato sul collo. I tre spacciatori avevano cambiato nel corso degli anni più domicili: Arezzo, Pisa, Livorno e adesso Montevarchi.

Nella cittadina valdarnese avevano trasformato l’area del parcheggio cimiteriale in una vera e propria piazza di spaccio. L'ubicazione favorevole, lontana dal centro abitato, aveva fatto dell'area di sosta il punto di riferimento per l’acquisto delle sostanze stupefacenti da parte di molti giovani del Valdarno.

A finire in manette sono stati J. S., 44 anni , G. M. e G. M. T. di 38 anni. Due di loro avevano un appartamento adiacente all'area di spaccio e questo permetteva loro di vendere la droga direttamente dall'abitazione.

Nel corso delle perquisizioni i carabinieri hanno trovato un cellulare utilizzato dai tre che ha permesso alle forze dell'ordine di individuare numerosi acquirenti, parte dei quali, collaborando con i carabinieri, hanno confermato e riscontrato addirittura 1700 casi di compravendita di stupefacenti a circa cinquanta diversi assuntori identificati. Traffici che si sono svolti tra maggio e novembre 2016 nei comuni di Arezzo, Levane, Montevarchi e Terranuova Bracciolini.

INDAGINI

carabinieri levaneI Carabinieri di Levane hanno ricostruito anche quello che è stato il “background” dei tre indagati, in maniera tale da fornire una visione globale della loro personalità.

Come detto, nel 2015 il terzetto si era già reso protagonista di spaccio di eroina ad Arezzo, dove erano stati arrestati nella nota zona di Campo di Marte.

Precedentemente erano stati segnalati per analoghi reati nelle province di Pisa e Livorno da dove si erano allontanati perché ormai “tallonati” dalle forze di polizia.

Successivamente alla fiorente attività avviata nel capoluogo Aretino, ottenuto il “monopolio” per la vendita di eroina a clienti dell’area del Valdarno Superiore, i tre hanno trasferito il loro domicilio a Levane per consolidare e rendere ancor più redditizi i loro traffici. Sulla loro strada, infatti, non hanno trovato “concorrenti” in grado di poter competere in un settore così lucroso. Poi ancora un cambio di domicilio, questa volta a Montevarchi, e un ampliamento dei traffici. La loro clientela nel frattempo diventava sempre più vasta ed esigente, tanto che i tre hanno iniziato a rifornire l'area non di eroina ma anche di altre sostanze.

Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 3mila 200 euro, frutto dell’attività di spaccio e cospicue dosi di sostanze stupefacenti

L’attività è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Arezzo – dottoressa Julia Maggiore – che ha richiesto e ottenuto la custodia cautelare in carcere per i tre tunisini.

Due dei tre ricercati sono stati arrestati a Prato e Livorno, città dove si erano nuovamente trasferiti.

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