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Cronaca Sansepolcro

Delitto del fiume: arrestato un 24enne di San Giustino umbro

Il presunto responsabile del femminicidio è Piter Polverini un 24enne residente a San Giustino Umbro ma originario di Arezzo

È stato arrestato alle prime luci di questa mattina mentre si preparava per andare al lavoro. L'accusa per lui è pesantissima: omicidio volontario. Dopo un'attesa di oltre due mesi è stato individuato il presunto responsabile della morte di Katia Dell'Omarino, la 42enne biturgense trovata cadavere sull'alveo del fiume Afra lo scorso 12 luglio.

All'alba i carabinieri del comando provinciale di Arezzo hanno dato seguito all'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip. Il presunto responsabile del femminicidio è Piter Polverini un 24enne residente a San Giustino Umbro ma originario di Arezzo. A incastrarlo sarebbe stato il riscontro col dna ritrovato sul corpo della donna e prelevato sul luogo del delitto dai medici legali dell'università di Pisa. Le indagini condotte senza sosta dai carabinieri di Arezzo e da quelli della tenenza di Sansepolcro hanno portato all'identificazione del responsabile del cruento omicidio. Restano da chiarire invece le ragioni che hanno spinto il giovane a scegliere di togliere la vita alla donna in un modo così tanto efferato e violento. Il giovane arrestato dai carabinieri aretini è impiegato presso la Sisal di Campo Marte ad Arezzo. A inchiodarlo anche le immagini delle telecamere poste nella zona di via delle piscine il giorno in cui Katia è stata uccisa.

Il giovane attualmente è stato trasferito all'interno della caserma del comando provinciale di Arezzo in attesa di essere trasferito nel carcere di via Garibaldi. I genitori del ragazzo sono arrivati attorno alle 10 in caserma dove hanno incontrato l'avvocato difensore del figlio. Sequestrata anche l'auto con la quale quella notte il giovane si è recato a Sansepolcro e dove Katia sarebbe salita per raggiungere il Ponte San Francesco.

Nella caserma di via Carlo Alberto Dalla Chiesa è arrivato anche il pm Julia Maggiore. A quanto pare, secondo le indiscrezioni delle ultime ore trapelate dalla caserma dei carabinieri il ragazzo avrebbe già confessato e avrebbe anche indicato agli inquirenti dove si trova l'arma del delitto i quali a loro volta l'avrebbero già recuperata.

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