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Cronaca

Delitto della discoteca, dal dna un colpo di scena: nessuna traccia della vittima negli indumenti di Izvoranu

Nessuna traccia del sangue della vittima. Colpo di scena ieri mattina in Corte d'Assise dove si è celebrata una nuova udienza del processo per l'omicidio di Piro Mocka, il 29 albanese ucciso nella notte tra il 7 e l'8 settembre del 2014 di fronte...

Nessuna traccia del sangue della vittima. Colpo di scena ieri mattina in Corte d'Assise dove si è celebrata una nuova udienza del processo per l'omicidio di Piro Mocka, il 29 albanese ucciso nella notte tra il 7 e l'8 settembre del 2014 di fronte ad un locale, con un fendente all'addome.

L'imputato, il rumeno Vasile Izvoranu, assistito dall'avvocato Bertoccini, ha sostenuto fin dall'inizio di essersene andato prima della morte dell'albanese. Oggi il genetista Ugo Ricci, consulente ingaggiato dalla difesa, ha illustrato gli esiti dell'esame del dna effettuato sugli indumenti del giovane rumeno. E le conclusioni sembrano alleggerire la sua posizione. Sugli indumenti infatti sono state trovate tracce di sangue di dimensioni minime: alcune appartengono solo a Vasile, altre tracce biologiche hanno un profilo misto, ovvero quello del giovane rumeno e quello di una donna. Nessuna traccia che invece possa ricondurre alle vittime, cioè sia il giovane ucciso, sia l'amico che prese parte alla colluttazione.

Intanto un amico di Izvoranu che prese parte alla rissa (colui che aggredì la seconda vittima) risulta introvabile. Sarebbe all'estero, ma la rogatoria internazionale non è stata eseguita perché lui si è volatilizzato. Si tratta di un teste di peso per avrebbe potuto chiarire ulteriormente la vicenda.

L'istruttoria si concluderà il prossimo 22 aprile. La sentenza è attesa per luglio.

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