Delitto del fiume, faccia a faccia tra la difesa di Polverini e il pm. Verso la chiusura delle indagini

Potrebbe essere una settimana decisiva per Piter Polverini. Il 24enne di San Giustino Umbro in carcere con l'accusa di aver ucciso la 39enne biturgense Katia Dell'Omarino, potrebbe presto parlare con il Gip. La strategia difensiva si sta ancora delineando: proprio in questi giorni i legali che difendono il giovane, gli avvocati Mario Cherubini e Piero Melani Graverini, incontreranno il pm che ha coordinato le indagini, Julia Maggiore.

Un confronto importante, che probabilmente prelude alla chiusura delle indagini e alla possibile richiesta di un rito immediato. E sarà in seguito a questo colloquio che sarà deciso se procedere con un incontro con il Gip.

Teoricamente, la strada del rito abbreviato, che consentirebbe uno sconto di un terzo della pena, sembrerebbe la più plausibile. Ma ancora pare sia tutto da definire.

Intanto Polverini resta in carcere. Fu arrestato lo scorso 16 settembre e, dopo alcune prime ammissioni (non utilizzabili dagli inquirenti vista l'assenza di legali quando furono pronunciate), si è chiuso nel suo silenzio. Riceve le visite dei legali, dei parenti e degli amici più stretti. Avrebbe avuto modo e tempo di riflettere sulla sua situazione e prendere a pieno coscienza di quanto accaduto. E di quello che lo aspetterà.