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Cronaca

Crac Banca Etruria, di nuovo in aula. Va avanti l'iter processuale

Nella scorsa udienza sono state accolte numerose richieste di costituzione di parte civile

Nuova udienza del maxi processo per il crac di Banca Etruria. Questa mattina presso la Vela le parti torneranno in aula per un nuovo appuntamento del procedimento penale che vede sul banco degli imputati numerosi ex membri degli ultimi cda dell'istituto di credito.

Nell'ultima udienza furono ammesse oltre 200 parti civili: il numero complessivo è così lievitato a quasi duemila. Tra loro anche la vedova di Luigino D'Angelo, il risparmiatore di Civitavecchia che si tolse la vita dopo aver perso 100mila euro in obbligazioni subordinate, e il Comune di Arezzo. Proprio il Comune, durante l'udienza preliminare, si era visto rigettare la richiesta:  ma stavolta il collegio, presieduto dal giudice Gianni Fruganti, ha deciso di ammetterlo ritenendo  che l'ente sia legittimato a pretendere in seno al processo penale il risarcimento di danni derivanti dal crac, che in ogni caso dovranno essere dimostrati. 

Il procedimento è ancora nelle fasi iniziali: dovranno essere valutate le liste dei testi che le parti presenteranno e, probabilmente, solo a settembre inizieranno le audizioni. Quelle che permetteranno di entrare nel vivo della vicenda. 

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