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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Meno casi e molto meno gravi", la Toscana vede la luce

Trenta positivi in più rispetto a ieri in tutta la regione e i guariti superano i 3.500. Ci sono però otto nuovi decessi. I morti in provincia di Arezzo salgono a 40

Sono 9.631 i casi di positività al Coronavirus in Toscana, 30 in più rispetto a ieri. I nuovi casi sono lo 0,3% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono del 3,2% e raggiungono quota 3.552. I test eseguiti finora sono 157.260, 4.813 in più rispetto a ieri, quelli analizzati oggi sono 3.977. Gli attualmente positivi sono oggi 5.190, l'1,7% in meno di ieri. Si registrano 8 nuovi decessi: 4 uomini e 4 donne con un’età media di 82,9 anni.

Questi in sintesi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale - relativi all’andamento dell’epidemia in Toscana e comunicati dalla Regione. Il trend si conferma positivo.

Meno casi e poco gravi

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri, ricordando che si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi. Sono 3.242 i casi complessivi ad oggi a Firenze (18 in più rispetto a ieri), 531 a Prato, 647 a Pistoia, 1.020 a Massa Carrara (2 in più), 1.310 a Lucca (2 in più), 860 a Pisa (2 in più), 529 a Livorno (3 in più), 652 ad Arezzo (1 in più), 425 a Siena, 415 a Grosseto (2 in più). Sono 18 in più quindi i casi riscontrati oggi nell’Asl centro, 9 nella nord ovest, 3 nella sud est.

La tendenza degli stati clinici evidenziatasi nelle ultime settimane è del tipo asintomatico, paucisintomatico (con pochi sintomi) e di condizioni lievi, spiega la nota.

La Toscana si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi, con circa 258 casi per 100.000 abitanti (media italiana 351,1 x 100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 523 casi x 100.000 abitanti, Lucca con 338, Firenze con 321, la più bassa Livorno con 158.

Isolamento e guarigioni

Complessivamente, 4.595 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (65 in meno rispetto a ieri). Sono 15.335 (22 in più rispetto a ieri) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (Asl centro 9.097, nord ovest 5.436, sud est 802).

Si riducono ancora le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid che oggi sono complessivamente 595 (24 in meno di ieri), di cui 111 in terapia intensiva (più 4 rispetto a ieri). E’ il punto più basso raggiunto dal 18 di marzo 2020 per i ricoveri totali.

Le persone complessivamente guarite salgono a 3.552 (più 111 rispetto a ieri, il 3,2% in più): 1.292 persone “clinicamente guarite” (+6 persone), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 2.260 (+105 persone, più 4,9%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo.

I decessi

Si registrano 8 nuovi decessi: 4 uomini e 4 donne con un’età media di 82,9 anni.
Relativamente alla provincia di notifica del decesso, 3 le persone decedute nella provincia di Firenze, 2 a Lucca, 1 a Pisa,1 ad Arezzo ed 1 a Siena. Sono 889 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 309 a Firenze 43 a Prato, 76 a Pistoia, 122 a Massa Carrara, 125 a Lucca, 77 a Pisa, 46 a Livorno, 40 ad Arezzo, 27 a Siena, 16 a Grosseto, 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 23,8 x 100.000 residenti contro il 48,2 x 100.000 della media italiana (12esima regione).
Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa (62,6 x 100.000), Lucca (32,2 x 100.000) e Firenze (30,6 x 100.000), il più basso a Grosseto (7,2 x 100.000).

I dati riportati in questo comunicato sono stati elaborati dall'Agenzia regionale di sanità e dall'Unità di crisi Coronavirus

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