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Cronaca

Costruisce strade senza permesso e poi chiede la sanatoria, scatta il sequestro

E' finita sotto sequestro l'area, limitrofa ad un'azienda agricola della Valdambra, dove erano state eseguite delle opere di urbanizzazione senza autorizzazione. La vicenda è quella portata sotto i riflettori dai carabinieri forestali di Arezzo...

E' finita sotto sequestro l'area, limitrofa ad un'azienda agricola della Valdambra, dove erano state eseguite delle opere di urbanizzazione senza autorizzazione.

La vicenda è quella portata sotto i riflettori dai carabinieri forestali di Arezzo che, proprio in questi giorni, hanno concluso una complessa attività di indagine che chiama in causa sia un'impresa che il Comune di Bucine. Due anni fa il titolare dell'azienda agricola bucinese venne denunciato dagli allora agenti Forestali perché beccato a costruire due strade e delle recinzioni in un'area limitrofa alla propria azienda senza avere i permessi necessari. In seguito, per ovviare alla sanzione e all'ordine di demolire tutto disposto dalla Forestale, l'imprenditore agricolo aveva presentato in Comune la richiesta per una sanatoria. Arrivato l'ok dall'ufficio comunale l'uomo aveva ripreso con i lavori di urbanizzazione.

Ma la vicenda non è certo finita qui.

A seguito di ulteriori accertamenti, gli ex forestali hanno proseguito con le indagini fin tanto che la Procura della Repubblica ha disposto il sequestro delle opere sanate, "nell'ipotesi che l’atto del Comune fosse stato adottato illegittimamente". Così "il gip del tribunale di Arezzo ha accolto la richiesta e disposto il provvedimento cautelare reale nei confronti del titolare delle opere interessate". I sigilli sono scattati perché sono state realizzate "opere permanenti di urbanizzazione, in assenza del permesso a costruire e dell’autorizzazione paesaggistica all’interno di aree vincolate". E’ la prima volta che il Tribunale di Arezzo dispone, a seguito della richiesta della Procura, il sequestro di opere sanate da una amministrazione pubblica. Sono adesso in corso ulteriori verifiche. Il precedente Gli accertamenti risalgono al 2015 quando personale dell’allora Corpo Forestale dello Stato denunciò una riduzione di superficie boscata, sbancamenti e movimenti terra apparentemente finalizzati alla realizzazione di opere destinate all’allevamento di animali. Nell’occasione il titolare dell’impresa nonché proprietario dell’area, venne sorpreso mentre eseguiva lavori per la realizzazione di opere di urbanizzazione in assenza delle necessarie autorizzazioni. Per queste opere dapprima fu adottata una ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi ma , successivamente, fu rilasciata una sanatoria di condono per le opere realizzate da parte del Comune di Bucine.

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