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Cronaca

Luca e Francesca, due ristoratori aretini bloccati in Spagna. Voli cancellati per il coronavirus

La situazione si complica di ora in ora per Luca Tognalini e Francesca Bertocci. I loro voli di ritorno dalla Colombia sono stati cancellati e sono riusciti ad arrivare solo fino alla Spagna, dove sono disperatamente bloccati

Due ristoratori aretini sono bloccati in Spagna e non riescono a rientrare ad Arezzo dove li aspettano con ansia le figlie. Si tratta di Luca Tognalini, aretino verace meglio conosciuto come "Polendino" e di sua moglie Francesca Bertocci. Sono i proprietari della trattoria Cavour 42  che è chiusa da circa metà febbraio, quando Francesca e Luca che qui lavorano insieme, sono partiti per una vacanza in Colombia. Era il 17 del mese scorso, pochi giorni prima che scoppiasse il caso di Codogno e d'un tratto l'Italia avesse il suo primo focolaio di coronavirus. 

In Colombia nulla faceva presagire quello che poi si è verificato, con una situazione sempre più di emergenza che ha portato l'Organizzazione Mondiale della Sanità a dichiarare addirittura la pandemia.

"Gia quando eravamo in vacanza ci hanno cancellato il volo Madrid Roma, così quando dalla Colombia siamo arrivati nella capitale della Spagna ci hanno letteralmente buttato fuori dall'aereoporto e ci siamo trovati d'un tratto nella città che sta contando il maggior numero di contagi in Spagna - racconta telefonicamente Luca con la voce provata - ma nonostante il disorientamento e i vestiti estivi addosso siamo riusciti a venire via e con un treno che ci è costato 270 euro siamo arrivati a Barcellona."

Quando Luca racconta è a bordo di un pullman con Francesca, stanno cercando di raggiungere il porto dove cercare magari un'altra soluzione:

"Stiamo cercando di capendo se, partire con una nave, se ce ne sono in partenza, sia il caso, perché poi c'è il rischio di rimanere bloccati a bordo. Ora verificheremo se c'è comunque un collegamento con il porto di Civitavecchia."

E in questa situazione difficile, raccontano di non aver trovato assistenza da nessuno.

"Abbiamo cercato di metterci in contatto con l'ambasciata, ma nessuno ci ha risposto. Dov'è lo stato italiano?" domanda con rabbia Luca "Nessuno ci ha detto nulla, nessuno ci ha avvisato in tempo, niente. Siamo qua senza vestiti, con i panni estivi, stiamo sostenendo spese esagerate e facendoci ricaricare il telefono da Arezzo e più passano le ore più il problema diventa grande da superare."

Già perché anche in Spagna è in corso un'escalation di casi di contagio che non sta risparmiando nessuno e le limitazioni agli spostamenti sono sempre più forti.

"Dobbiamo partire entro breve altrimenti non sappiamo più come fare, sappiamo di un treno fino a Marsiglia, ma poi? Arrivati lì che succede?"

Un primo contatto indiretto c'è stato questa mattina, con il Comune di Arezzo che sta cercando di capire la situazione che a quanto pare riguarda anche altri aretini che si trovano fuori Italia.

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