Viaggia con 77mila euro nascosti nello zaino: imprenditore accusato di ricettazione

L’accusa è quella di ricettazione anche se, al momento, sono in corso ulteriori accertamenti per approfondire responsabilità e ruoli. Saranno gli inquirenti a fare luce sul perché quell’imprenditore a bordo di una costosa automobile di lusso stava viaggiando con 17 mazzette di contanti pari a 77mila euro.

L’episodio è quello che si è verificato qualche giorno fa nei pressi del casello autostradale di Battifolle. Qui la sottosezione della Polizia Stradale ha sottoposto a controllo la vettura a bordo della quale si trovava l’uomo. All’interno dell’abitacolo, nascosto in uno zaino, è stato trovato il denaro per il quale l’imprenditore non ha fornito alcuna giustificazione circa la provenienza. Contestualmente è stato richiesto il supporto della Guardia di Finanza e, una volta vincolate le somme rinvenute, a seguito di specifica delega della Procura della Repubblica, sono scattati gli accertamenti volti a ricostruire la posizione reddituale e patrimoniale dell’uomo. Dalle verifiche è emersa, spiegano i finanzieri aretini, “un’evidente sproporzione tra i redditi percepiti e le acquisizioni di beni a lui riconducibili” oltre a “una consistente posizione debitoria nei confronti dell’erario per circa 430.000 euro”. Per questa ragione il tribunale di Arezzo, concordando con la richiesta formulata dalla locale procura della Repubblica, ha emesso un decreto di sequestro preventivo dell’intera somma di denaro, in relazione alla commissione del reato di ricettazione.

“L’attività svolta - aggiungono i finanzieri aretini - testimonia la capillare azione di controllo del territorio operata dalle forze di polizia, che agiscono in stretta sinergia attuando uno scambio informativo proficuo, che permette di valorizzare le specifiche competenze”.