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Cronaca

Coronavirus: sette nuovi contagi in provincia. Dalla Regione: "Posti in più per la terapia intensiva di Arezzo"

Si tratta di tre donne e quattro uomini, tutti si trovano in isolamento presso le loro abitazioni sotto stretto monitoraggio da parte della Asl

Sono in tutto sette i nuovi casi di contagio da Coronavirus accertati nel territorio aretino.
L'aggiornamento è quello presentato direttamente dalla Asl Toscana sud est nel suo report quotidiano. Secondo quanto riportato dall'azienda sanitaria, le persone risultate positive al virus sono quattro uomini e tre donne. Tra queste ultime c'è anche la prima infetta del comune di Sansepolcro. Per ciascuno degli interessati non è stato previsto il ricovero ospedaliero ma disposto l'isolamento domiciliare.

I casi positivi della giornata riguardano: un 63enne di Arezzo, una donna di 34 anni e un uomo di 58 della Valdichiana, tre casentinesi di 33, 70 e 33 anni e una 36enne della Valtiberina. 

In tutto il territorio provinciale, ad oggi secondo i dati diffusi dalla Asl Toscana sud est, sarebbero stati contagiati 86 cittadini.

***AGGIORNAMENTO H. 23
Nel comunicato diffuso dalla Regione Toscana (riportato nella sua versione integrale qui di seguito) i casi dei contagi nella provincia di Arezzo vengono indicati con la cifra di 142. Si segnala che, a seguito di numerose verifiche effettuate con la Asl Toscana sud est, i tamponi risultati positivi nel territorio provinciale restano 86. Un errore, o più semplicemente un disguido, nell'enumerazione eseguita dalla Regione. Per dovere di cronaca aggiungiamo che, i dati dell'azienda sanitaria cristallizzano i responsi ottenuti sui tamponi eseguiti alle fino alle 15 del giorno 17 marzo.  

Qui Casentino

Altri due casi positivi nel comune di Bibbiena. Lo annuncia il sindaco Vagnoli a conclusione di una giornata che si è aperta l’annuncio della fine della quarantena da parte di tutti i bambini e del personale della primaria di Bibbiena.

"Uno dei casi positivi non ha la fonte di contagio in Casentino, mentre l’altro è direttamente legato al primo caso - fanno sapere dall'amministrazione - Il fatto che la Asl sia riuscita a trovare la fonte del contagio relativa al primo caso di Bibbiena è un aspetto ritenuto molto importante a livello epidemiologico. Ad oggi sono 10 i casi nella nostra vallata. Il sindaco oggi ha contattato telefonicamente i pazienti positivi del comune: le loro condizioni sono stabili e si trovano nelle loro abitazioni. Le quarantene da oggi sono scese a 31. Ne sono attese altre legate ai nuovi casi". 

Il report della Regione Toscana

Sono 277 i nuovi casi positivi al Coronavirus registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino, analizzati nei laboratori toscani. Salgono dunque a 1.330 i contagiati dall’inizio dell’emergenzaDieci guarigioni virali (i cosiddetti "negativizzati"), sette guarigioni cliniche e 22 decessi (5 in più rispetto al dato di ieri). I casi attualmente positivi in cura rimangono dunque 1.291. Spetterà in ogni caso all’Istituto superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus: si tratta infatti di persone, da 65 a 100 anni, tutte affette da più patologie.

Questi i decessi che si sono verificati in Toscana, con l'indicazione di sesso, età, comune del domicilio: M, 79 anni, Pisa; M, 77, Licciana Nardi (Massa Carrara); M, 87, Mulazzo (Massa Carrara); M, 84, Villafranca in Lunigiana (Massa Carrara); M, 81, Castelnuovo in Garfagnana (Lucca); M, 70, Agliana (Pistoia); M, 98, Livorno; M, 93, Pisa; F, 92, Lucca; F, 94, Livorno; M, 65, Fivizzano (Massa Carrara); F, 96, Mulazzo (Massa Carrara); F, 79, Firenze; M, 88, Poggibonsi (Siena); M, 83, Livorno; M, 70, Quarrata (Pistoia); F, 100, Carmignano (Prato); F, 69, Montopoli Valdarno; M, 87, Carrara; M, 77, Lucca; M, 82, Camaiore; M, 72, Lucca.

Per quanto riguarda i ricoveri, ad oggi sono in totale 587, di cui 160 in terapia intensiva.

Questi i numeri che fotografano la situazione toscana a mercoledì 18 marzo, così come sono stati trasmessi dall’assessorato al diritto alla salute al Ministero della salute, e comunicati dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli.

Di 1.330 tamponi fino ad oggi risultati positivi al test, questa è la suddivisione per provincia di segnalazione, che non sempre corrisponde necessariamente a quella di residenza: 295 Firenze, 122 Pistoia, 59 Prato (totale Asl centro: 476), 205 Lucca, 176 Massa-Carrara, 124 Pisa, 62 Livorno (totale Asl nord ovest: 567), 68 Grosseto, 77 Siena, 142 Arezzo (totale sud est: 287).

Dal 1° febbraio ad oggi nei laboratori toscani sono stati effettuati in tutto 7.606 tamponi, su 6.739 persone (in alcuni casi sono stati effettuati più test per lo stesso paziente).

Dal monitoraggio giornaliero sono invece 10.140 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana, di cui 4.146 prese in carico attraverso i numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl. Di questi ultimi, sono 2.163 persone nella Asl centro (Firenze - Empoli - Prato - Pistoia), 1.817 persone nella Asl nord ovest (Lucca - Massa Carrara - Pisa - Livorno) e 166 nella sud est (Arezzo - Siena - Grosseto). Gli altri 5.994 sono cittadini che hanno avuto contatti stretti con casi positivi: 702 nella Asl centro, 2.771 nella Asl nord ovest e 2.521 nella Asl sud est.

24 posti in più di terapia intensiva

In attuazione dell'ordinanza n. 16 emessa oggi, 18 marzo 2020 dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, la Regione ha deliberato di realizzare un totale di 280 postazioni aggiuntive di terapia intensiva come ulteriori misure straordinarie per il contrasto ed il contenimento sul territorio regionale della diffusione del virus COVID-19.

Saranno realizzate in 13 presidi ospedalieri, 4 situati nell'area nord ovest, 5 nell'area centrale e 4 nella sud est. Un importo pari a € 2.382.660, stanziati dalla Giunta Regionale, saranno necessari per la realizzazione di lavori di adeguamento delle strutture, mentre 13.664.000 euro, forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, saranno utilizzati per l'acquisto di attrezzature medicali. Il costo totale dell'intervento sarà quindi pari a 16.046.660 euro.

Nell'area nord ovest si tratta degli ospedali di Campo di Marte (Lucca) che ospiterà 72 nuove postazioni, dell'ospedale di Carrara che ne accoglierà 24, dell'ex ospedale di Massa con 27 nuovi posti e del Santa Chiara di Pisa con 22.

Nell'area centrale l'ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze ne avrà 12, quello dell'Annunziata a Bagmo a Ripoli (FI) 6, il Palagi di Firenze 14, il Santo Stefano di Prato e il San Jacopo di Pistoia 6 ciascuno, mentre a Careggi le nuove postazioni di terapia intensiva saranno 34.

Nell'area sud est i nuovi posti saranno 8 all'ospedale di Grosseto, 24 in quello di Arezzo e 25 in quello di Siena.

"Le Aziende - spiega il presidente Rossi -  realizzeranno le nuove postazioni nel più breve tempo possibile. Potranno anche derogare sia dalle normali procedure burocratiche che da queste previsioni di distribuzione dei posti letto, ma per farlo avranno bisogno di una esplicita ordinanza emessa dal presidente della Regione".

Enrico Rossi ha emanato oggi un'ulteriore ordinanza che definisce le linee guida di indirizzo per il percorso diagnostico-terapeutico in ambito ospedaliero e peri-ospedaliero per i pazienti affetti da COVID-19 e in particolare le caratteristiche cliniche e terapeutiche che è necessario attivare, in un crescente livello di intensità di cura, dal momento dell’entrata del paziente in ospedale, sino all’eventuale ricovero in terapia intensiva.

Le linee guida sono state definite da un’apposita Commissione di esperti e a queste dovranno attenersi le Aziende sanitarie e i diversi soggetti che operano nell’ambito o in raccordo con il Servizio Sanitario Regionale.

Il documento stabilisce la gestione dei casi COVID-19 cosiddetti paucisintomatici, di quelli con sintomatologia respiratoria impegnativa e di quelli non COVID-19. Vengono indicati nel dettaglio il percorso pre-ricovero (con gli esami effettuati nell’inquadramento iniziale del paziente), la diagnostica effettuata durante il ricovero, la terapia farmacologica prescritta, le fasi relative ai pazienti che escono dall’area critica, i criteri di dimissibilità ed il percorso post ospedaliero.

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