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Cronaca

Colpo del secolo al portavalori, alla ricerca del vigilante: chi è il 60enne scomparso

Nessuna traccia. Volatilizzato con circa 50 chili di metallo prezioso. Antonio Di Stazio, 60enne di origini campane ma da tantissimo tempo residente ad Arezzo,  è dipinto da chi lo conosce e lavora con lui come un uomo tranquillo. Pacato...

Nessuna traccia. Volatilizzato con circa 50 chili di metallo prezioso. Antonio Di Stazio, 60enne di origini campane ma da tantissimo tempo residente ad Arezzo, è dipinto da chi lo conosce e lavora con lui come un uomo tranquillo. Pacato, introverso, non eccessivamente brillante: i colleghi raccontano che è difficile immaginarsi che possa aver architettato il colpo del secolo, fuggendo con il tesoro che trasportava. Eppure di lui da ieri pomeriggio alle 16,30 non ci sono tracce.

Una fuga solitaria? La sua auto è rimasta nel parcheggio sotto casa e i tempi per organizzare il colpo probabilmente non ci sono stati. Perché chi fa questo lavoro non conosce in anticipo quale sarà il "giro" di aziende da fare - spiegano gli esperti del settore - viene contattato di volta in volta in base alle richieste di spedizione che arrivano. E non sa nemmeno quanto metallo verrà affidato dalle aziende di chiamata in chiamata. Insomma difficile progettare tutto con ampio anticipo: più facile cogliere il momento al balzo e abbandonarsi a un colpo di testa. Certo è che ieri, dopo quella tappa all'Italimpianti, il portavalori sarebbe dovuto andare a scaricare l'intero carico in un'azienda chimica che avrebbe fuso tutto. Non trasportava infatti merce da immettere sul mercato, ma da destinare alla fusione. Quindi l'oro è sparito proprio prima dell'ultima consegna.

Ma cosa potrebbe essere accaduto?

Più le ore passano più si fa realistica l'ipotesi che il vigilante abbia in qualche modo preso parte al colpo. Come basista, se non come vera e propria mente. Ma gli inquirenti stanno indagando a 360 gradi: l'uomo potrebbe essere stato minacciato e obbligato da terze persone a portare il furgone dove è stato poi trovato. E è questa l'ipotesi peggiore, perché potrebbe paventare una brutta fine per il 60enne.

Le telecamere di videosorveglianza presenti a Badia Al Pino e quelle nei pressi dell'area di sosta dell'A1 vicino alla quale è stato trovato il furgone potrebbero dissolvere alcune ombre, fare un po' di chiarezza.

Tra i dettagli che emergono, inoltre, pare che non tutto il contenuto del furgone sia stato portato via. Pacchettini di preziosi sarebbero rimasti all'interno. Roba da diecimila e passa euro. Che però appaiono briciole rispetto ai milioni trafugati.

Chi è Di Stazio

Di Stazio vive in città da solo. Nel suo passato remoto una moglie e dei figli, in quello più recente una donna di origini ukraine. Adesso la vita solitaria. La sua fedina penale era immacolata. Chi lo conosce è rimasto di stucco. E continua a chiedersi come può aver organizzato tutto da solo.

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