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Cronaca

Colpo al portavalori, oggi possibile sentenza per Di Stazio

La sentenza potrebbe essere pronunciata oggi. Torna in aula, con rito abbreviato semplice, il caso del colpo milionario al portavalori. Sul banco degli imputati siede (anche se molto probabilmente non sarà presente) Antonio Di Stazio, sessantenne...

La sentenza potrebbe essere pronunciata oggi. Torna in aula, con rito abbreviato semplice, il caso del colpo milionario al portavalori. Sul banco degli imputati siede (anche se molto probabilmente non sarà presente) Antonio Di Stazio, sessantenne ex agente Securpol (ora licenziato). Su di lui pende l'accusa di furto aggravato: era al volante del mezzo blindato l'11 luglio, quando lui e il carico di metalli preziosi sparirono. Il 60enne ricomparve dopo circa una settimana, a Lucca, dove si costituì.

I legali avevano chiesto una perizia, ma nell'udienza dello scorso 2 marzo il giudice Gianni Fruganti non accolse la richiesta.

Oggi pertanto prende il via il dibattimento e, se il giudice non riterrà necessarie ulteriori integrazioni per le quali potrebbe rinviare l'udienza, si dovrebbe arrivare a sentenza. LA VICENDA

Era l'11 luglio, un lunedì mattina, quando Di Stazio assieme a un altro vigilante della Securpol, stava facendo un giro tra le aziende orafe del distretto aretino. Ad un certo punto il collega scese di fronte ad una ditta di Badia al Pino, quando tornò il furgone e Di Stazio erano spariti. Volatilizzato. Il furgone venne ritrovato poco più tardi, nei pressi della stazione di servizio dell’A1 di Badia al Pino Ovest. Del vigilantes sessantenne nessuna traccia.

Per una settimana non si ebbero notizie di lui, poi riapparve a Lucca. Accompagnato dall’avvocato, busso alla porta della caserma dei carabinieri. Raccontò di aver fatto una vacanza, ma sull'oro non ha mai detto una parola. Forse oggi potrebbe essere la volta buona.

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