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Cronaca

Colpisce ancora la "banda dell'incidente": 4 anziani truffati in 3 ore. Bottino da 25mila euro

Quattro truffe in una mattina, un bottino di circa 25mila euro e tra le vittime anche una persona di 90 anni. Colpisce ancora la banda "dell'incidente stradale". Malviventi che fanno false telefonate ad anziani spacciandosi per carabinieri e che...

Quattro truffe in una mattina, un bottino di circa 25mila euro e tra le vittime anche una persona di 90 anni. Colpisce ancora la banda "dell'incidente stradale". Malviventi che fanno false telefonate ad anziani spacciandosi per carabinieri e che cercano di estorcere loro soldi dicendo che il figlio o uno stretto congiunto ne ha bisogno per non finire in carcere.

Gli ultimi episodi sono avvenuti nella mattina di ieri, tutti nel Valdarno. Il primo alle 9,15, l'ultimo alle 12, 30. Poco più di tre ore per terrorizzare 4 anziani (tra gli 80 e i 90 anni) residenti a Castelnuovo dei Sabbioni, Bucine, Levane e Loro Ciuffenna. Prima una telefonata da un sedicente carabinieri li ha informati di un incidente stradale avvenuto a un figlio o a un nipote. Niente che dovesse preoccuparli troppo, perché poteva provvedere l'assicurazione. Ma servivano soldi in contanti subito altrimenti i congiunto sarebbe finito in galera. Poi, dopo la paura la soluzione illustrata dal finto carabiniere: inviare a domicilio un avvocato incaricato dall'assicurazione di riscuotere le somme. Subito dopo al risposta affermativa degli anziani è arrivato a casa loro il finto avvocato, che telefono alla mano ha fatto finta di chiamare i carabinieri. Dall'altro capo era invece in linea il complice, ovvero quello che pochi minuti prima aveva finto di essere un carabiniere, che ha rassicurato di nuovo le vittime.

In pochi minuti così, i truffatori si sono fatti consegnare somme ingenti. Nel primo caso 6800 euro, nel secondo 6mila, nel terzo 6500 e nel quarto 5mila. Uno degli anziani truffati ha consegnato ai malviventi oltre ai soldi i gioielli posseduti. E così il bottino stimato arriva intorno ai 25 mila euro.

I carabinieri stanno indagando a ritmo serrato su questo tipo di truffe. E' probabile che non si tratti di un'unica organizzazione. Di fatto tutte le vallate della provincia sono state interessate, oltre alla città. Proprio ieri infatti anche un anziano di Arezzo si è rivolto ai carabinieri: nel suo caso la truffa non è andata in porto perché, dopo aver partecipato ad un incontro pubblico con i Militari dell'Arma, l'uomo si è ricordato che di fronte al sedicente avvocato era opportuno chiamare dal proprio telefono i carabinieri e non usare quello che gli porgeva l'avvocato. E così il truffatore è scappato a gambe levate.

Ed è proprio questo il consiglio dato dai Militari dell'Arma: in caso di situazioni come queste, per qualsiasi dubbio, l'unica cosa da fare è quella di prendere il proprio telefono (meglio il proprio cellulare) e chiamare i Carabinieri. Quelli veri.

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