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Cronaca

"Ciao Filippo, ciao Piero, vi porterò nel cuore", il ricordo di Gradassi

Forse fino a oggi parecchi aretini nemmeno sapevano che nella loro città esiste un luogo, l’Archivio di stato, dove è custodita una parte cospicua della storia della loro città. D’ora in avanti sarà una tragedia di morte sul lavoro a ricordarlo...

Forse fino a oggi parecchi aretini nemmeno sapevano che nella loro città esiste un luogo, l’Archivio di stato, dove è custodita una parte cospicua della storia della loro città.

D’ora in avanti sarà una tragedia di morte sul lavoro a ricordarlo.

Bisogna averlo frequentato, come hanno fatto centinaia di studenti quando hanno affrontato il momento della loro tesi di laurea, o le centinaia di studiosi che, per ragioni diverse, hanno varcato la sua porta in cerca di documentazione in grado di ricostruire vicende pubbliche o semplicemente quelle dei propri antenati.

Un luogo dall’accoglienza cordiale, personale fin da subito disponibile ad agevolare la ricerca, attento al proprio ruolo con grande discrezione; che spesso supplisce alle inadeguatezze nelle quali lo stato lascia che versino questi uffici periferici.

Personalmente sono commosso e addolorato per l’assurda perdita di Filippo e Piero che, in questi anni, mi hanno assistito come i loro colleghi, ciascuno nel proprio ruolo di custodi dello straordinario patrimonio di memoria conservato in quel palazzo.

A portarli via è stato il sistema al quale è demandato il compito di salvaguardare le stesse carte, gli stessi documenti che anche loro proteggevano e contribuivano a rendere fruibili.

Ciao Filippo e Piero. Vi porterò per sempre nel cuore.

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