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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Condanna anche in Cassazione, ma niente sanzione per una delle furbette del cartellino dell'Ente Irriguo

Era stata pizzicata dalle telecamere insieme ad altri cinque colleghi, mentre usciva dal lavoro per fare la spesa, andare dalla parrucchiera oppure a casa. I casi di assenteismo che avevano fatto scattare anche la truffa allo Stato riguardarono l'ex Ente Irriguo Umbro Toscano di Arezzo e furono accertati nel 2008. Gli uni complici degli altri strisciavano il cartellino dei colleghi così che sembrassero presenti al lavoro anche quando invece uscivano per le loro commissioni private.

Un caso che destò clamore e che dal punto di vista processuale si è chiuso pochi giorni fa. E per questa ex dipendente dello Stato è stata riconosciuta la colpevolezza, ma non dovrà pagare i 5600 euro richiesti dalla condanna perché la corte di Cassazione le ha accordato la sospensione condizionale della pena come non era stato fatto nei precedenti gradi di giudizio.

Ad ottenerla il suo difensore, l'avvocato aretino Iacopo Gori che ha cercato di far cadere del tutto l'accusa, ma la Cassazione ha accettato solo di non farle pagare la condanna trasformata in una sanzione pecuniaria di 5600 euro.  Gli altri furbetti del cartellino invece hanno avuto percorsi diversi, due furono assolti, uno andò al patteggiamento, tre furono condannati e tra questi anche la donna che poi arrivando fino alla Cassazione ha visto in parte accolto il proprio ricorso.

Nella vicenda da dire anche che l'Ente Irriguo non si è mai costituito parte civile, ma potrebbe promuovere adesso un'azione civile risarcitoria.

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