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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Caso Martina Rossi, udienze a ritmo serrato e circa cento testi chiamati a deporre: decolla il processo ai due aretini

Dieci udienze straordinarie da celebrarsi in due mesi: da metà maggio a metà luglio. Quasi 100 testimoni da sentire. Entra nel vivo il processo per la morte di Martina Rossi, la studentessa ligure che nell'agosto del 2011 perse la vita...

Dieci udienze straordinarie da celebrarsi in due mesi: da metà maggio a metà luglio. Quasi 100 testimoni da sentire. Entra nel vivo il processo per la morte di Martina Rossi, la studentessa ligure che nell'agosto del 2011 perse la vita precipitando da un balcone di un albergo di Palma di Maiorca. Per quella tragedia saranno giudicati due giovani aretini: Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi. Sono accusati del "morte in conseguenza di un altro reato": secondo la Procura di Arezzo infatti, la giovane avrebbe tentato di sfuggire ad un tentativo di violenza sessuale scavalcando il balcone, per raggiungere quello adiacente. Ma non ci riuscì e precipitò dal sesto piano.

Ieri, nella seconda udienza del processo, il collegio presieduto dal giudice Angela Avila ha annunciato il calendario delle udienze: "Sono tutte straordinarie e dedicate. Ovvero andranno avanti per l'intera giornata senza interferenze. Per fissarle abbiamo chiesto un'autorizzazione anche al presidente del Tribunale".

L'impressione è quella che il caso si voglia affrontare e chiudere in tempi stretti, anche per scongiurare che i reati vengano prescritti (in particolare l'accusa di omicidio andrebbe in prescrizione entro febbraio 2019).

"Il ritmo serrato imposto alle udienze ci fa ben sperare - spiega Luca Fanfani, che assiste i genitori di Martina -. Positivo anche il fatto che siano state rigettate tutte le eccezioni sollevate".

L'ostacolo più grande però potrebbero essere i testimoni che vivono all'estero: sono 25 e provengono da Spagna, Danimarca, Svezia e Portogallo. Tutti da contattare, tramite le autorità dei loro Paesi che hanno tempi che non è detto coincidano con quelli del calendario delle udienze.

Come detto i testimoni sono tantissimi e molti nomi si ripetono nelle liste di accusa, parti civili e difese. La lista presentata dal pm Roberto Rossi ne conta 24, un po' più numerosi quelli delle parti civili, ovvero i genitori di Martina che sono rappresentati dai legali Luca Fanfani e Stefano Savi. Lunghe le liste delle difese: 54 nomi sono quelli presentati dall'avvocato Stefano Buricchi che assiste Luca Vanneschi. Tra loro ci sono le amiche di Martina, l'ex fidanzato della giovane e vari consulenti tecnici, tra i quali il dottor Ernesto D'Aloja, ordinario dell'università di Cagliari e presidente dei genetisti forensi italiani che ha preso parte alle indagini sul delitto di via Poma e di quello della contessa Filo della Torre all'Olgiata.

Ma la lista che ha fatto più scalpore è stata quella presentata dall'avvocato Tibero Baroni, che assiste Alessandro Albertoni: tra i nomi c'era anche quello, poi "depennato" di Carlo Verdone. Sono in tutto 83 le persone da lui chiamate a deporre: tra queste anche lo spacciatore che aveva venduto "fumo" ai giovani, il taxista e anche l'altro imputato: "Chiameremo a deporre Vanneschi - commenta Baroni - per testimoniare sull'acquisto dello stupefacente che fu poi consumato".

La prossima udienza è fissata per il 14 maggio. Si entra nel vivo con l'audizione dei testi della pubblica accusa. I primi a rispondere alle domande del pm Rossi saranno alcuni agenti della polizia giudiziaria. Poi a tamburo battente, un'udienza dietro l'altra, fino a metà luglio: anche due a settimana.

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