Caso Martina Rossi, rogatoria internazionale per le testimonianze dei turisti danesi e della cameriera spagnola

Servirà una rogatoria internazionale per acquisire le testimonianze dei due turisti danesi che nella notte del 3 agosto 2011 udirono le grida di Martina Rossi mentre precipitava dal sesto piano dell'Hotel Santa Ana a Palma di Maiorca. Lo ha stabilito questa mattina il giudice Angela Avila dopo aver concluso l'ascolto delle richieste della difesa di Albertoni.

Il processo per la tragedia delle Baleari, nel quale due ragazzi aretini - Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni - sono imputati per morte in conseguenza di altro reato e tentata violenza sessuale, è in fase di stallo.

La difficoltà incontrata per far arrivare in Italia i testimoni provenienti da altri Paesi ha determinato un'impasse di circa un mese durante il quale, udienza dopo udienza, la procura ha cercato di arrivare a un accordo con le difese: verbalizzare le testimonianze acquisite durante le indagini. Se da un lato il procuratore Roberto Rossi ha avuto riscontri positivi da parte del difensore di Vanneschi, Stefano Buricchi, dall'altra questa mattina ha ricevuto un sostanziale no dal difensore di Albertoni, Tiberio Baroni.

Quest'ultimo infatti, ha dato il proprio assenso alla verbalizzazione di tutte le testimonianze richieste da Buricchi fatta eccezione per i due danesi e Francisca P. (la testimone oculare della caduta di Martina). Ergo, nulla di fatto. Per far entrare nel processo queste testimonianze servirà una rogatoria internazionale che molto probabilmente richiederà tempi lunghi.

Il collegio giudicante ha mostrato di voler comunque mantenere ritmi serrati e ha chiesto di presentare per questo pomeriggio alle 16 le domande che le parti vorranno presentare ai testi.