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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Morì cadendo dal balcone, i medici chiamati a deporre sulle condizioni della giovane

Come stava Martina al momento della caduta fatale dal balcone? Quali erano le sue condizioni psichiche nel periodo precedente alla vacanza? Saranno i medici di base e gli specialisti che l'avevano curata a chiarire questi aspetti chiamati a...

Come stava Martina al momento della caduta fatale dal balcone? Quali erano le sue condizioni psichiche nel periodo precedente alla vacanza? Saranno i medici di base e gli specialisti che l'avevano curata a chiarire questi aspetti chiamati a deporre dal procuratore Roberto Rossi.

Va avanti il procedimento per la morte della studentessa ligure nel quale due giovani aretini, Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, sono accusati di morte in conseguenza di altro reato. Secondo la tesi della Procura, la ragazza era in buone condizioni psichiche e non ci sarebbero stati i presupposti che lasciassero pensare ad un suicidio. Per la pubblica accusa, la caduta invece si sarebbe verificata perché la giovane stava tentando di sfuggire ad una tentativo di violenza sessuale. Oltre ai medici, in aula ci saranno anche due consulenti che dovevano deporre nella scorsa udienza. Si tratta dell'ingegner Marco Sartini e del tossicologo Carlo Bottari. Il primo ha curato una perizia che pesa come un macigno sul processo. Sostiene che la tragica caduta non sia stata frutto di un gesto volontario e si basa sul fatto che la “parabola” della caduta della giovane non si può assimilare a quella di qualcuno che si è gettato spontaneamente. Il corpo della giovane sarebbe infatti caduto troppo vicino alla struttura dell’albergo, precipitato “quasi a candela senza proiezione orizzontale”. Se invece la giovane si fosse gettata volontariamente, sostiene la perizia, ci sarebbe dovuto essere “uno slancio verso l’esterno”, cioè una sorta di parabola nella traiettoria dovuta alla spinta che si sarebbe data. Il tossicologo Carlo Bottari ha invece eseguito accertamenti secondo i quali Martina sarebbe stata sobria quella sera e non avrebbe fatto uso di stupefacenti. Slittano invece alla prossima udienza le deposizioni dei altri due consulenti della Procura: quella del professor Marco Di Paolo, medico legale che eseguì accertamenti disposti in seguito all’esumazione della salma, la genetista Isabella Spinetti,

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