Caso Guerrina, dalla Francia ad Arezzo per raccontare quel 1 maggio: le parole di padre Silvano
Si è aperta con alcune dichiarazioni spontanee di padre Gratien Alabi la nuova udienza del processo per la scomparsa di Guerrina Piscaglia. Il religioso, unico imputato con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere, è arrivato...
Si è aperta con alcune dichiarazioni spontanee di padre Gratien Alabi la nuova udienza del processo per la scomparsa di Guerrina Piscaglia. Il religioso, unico imputato con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere, è arrivato questa mattina da Roma insieme all'avvocato Francesco Zacheo. In abito talare si è accomodato in aula e tramite il suo avvocato Riziero Angeletti ha chiesto la parola per dichiarare di non aver mai dato il proprio consenso affinché i carabinieri, nello specifico il maresciallo Surico, analizzassero il contenuto il suo telefono.
“Non solo non ho mai autorizzato a consultare il mio telefono – ha detto di fronte alla Corte -, ma nessuno mi ha chiesto di poter consultare la mia rubrica. Il maresciallo ha preso il mio telefono e autonomaente si è messo a consultare i contenuti”.Poi l'udienza è decollata, con l'audizione – anticipata rispetto a quanto previsto – di padre Silvano, al secolo Sylvain Kalangafondo Gereduba. Confratello di Gratien, il religioso è arrivato dalla Francia per raccontare cosa accadde quel primo maggio. Incalzato dal Pm Marco Dioni ha detto di non aver notato nulla di particolare nel rapporto tra Guerrina e Gratien. Poi ha confermato di aver mangiato in canonica con i confratelli quel giorno e di essere quindi andato a dormire. Infine andò a celebrare una messa in un paese poco lontano. Guerrina? Ha sostenuto di non averla vista in canonica. Le domande si sono quindi spostate sulla chat Skype e sulle conversazioni con un profilo denominato «Glory to God», che in seguito lo avrebbe minacciato di diffondere immagini hard se non avesse pagato. Un episodio che però non avrebbe nulla a che vedere con la vicenda della scomparsa della mamma di Ca' Raffaello.
Tanti i non ricordo pronunciati come risposte alle domande. E non ci sono stati dettagli che aggiungano qualcosa in più a quella che è stata fino ad oggi la ricostruzione della vicenda
Poi l'udienza è proseguita con il contro esame dei testi convocati la scorsa settimana e oggi di nuovo in aula da parte della difesa. Prima il maresciallo Tommaso Surico, poi il luogotenente Luciano Santoro dei Ros. L'obiettivo era quello di andare a minare la tesi della Procura che è strettamente correlata agli accertamenti fatti sui telefoni e ai riscontri sulle celle.
La prossima udienza è fissata per il 6 maggio e probabilmente sarà interamente dedicata all'audizione di Mirco Alessandrini, il marito di Guerrina, assistito dal legale Nicola Detti.