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Caso Guerrina, chiesto il rito immediato per padre Graziano. Mirco, posizione stralciata

L'istanza per chiedere il rito immediato è stata presentata. Il Pm Marco Dioni e il procuratore capo Roberto Rossi, contitolare del fascicolo, hanno inoltrato la richiesta e adesso sarà il giudice Ponticelli a decidere se Gratien Alabi, religioso...

L'istanza per chiedere il rito immediato è stata presentata. Il Pm Marco Dioni e il procuratore capo Roberto Rossi, contitolare del fascicolo, hanno inoltrato la richiesta e adesso sarà il giudice Ponticelli a decidere se Gratien Alabi, religioso accusato della morte di Guerrina Piscaglia e della distruzione del suo cadavere, debba andare subito a giudizio.

La richiesta di rito immediato cautelare viene fatta in caso di imputati in stato di detenzione, e non richiede l'evidenza della prova. Il giudice potrà decidere quindi se andare a processo e di conseguenza sarà la difesa a valutare la possibilità di un rito abbreviato (che non prevede lo sconto di un terzo della pensa, ma nega la possibilità di un contraddittorio). Il religioso rischia in assise da da 21 a 24 anni per l’omicidio, più da 2 a 7 per la distruzione del cadavere.

Intanto padre Gratien è ancora in carcere, in attesa che venga presentata l'istanza di scarcerazione da parte del suo legale, Francesco Zacheo.

Nel frattempo anche la famiglia Alessandrini, con i propri legali si sta muovendo: oggi la criminologa Roberta Bruzzone, ingaggiata dai legali di Mirco, farà un sopralluogo a Ca' Raffaello accompagnata dalla sua équipe. Un obiettivo molto concreto quello di Bruzzone: mappare le celle telefoniche della zona. Per Mirco Alessandrini con la chiusura delle indagini è arrivato anche lo stralcio della sua posizione: secondo la Procura, l'uomo - accusato di fasle dichiarazioni - sarebbe estraneo ai fatti.

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