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Cronaca

Capra morta a Lignano, dalla Asl: "Agito secondo la legge". I gestori: "Nessuno ci ha contattato"

"Il prelievo della testa è un passaggio obbligatorio e necessario prima di dare il nulla osta allo smaltimento della carcassa". Sulla vicenda della capra morta all'interno del Parco di Lignano, rappresentata alla nostra redazione attraverso la...

"Il prelievo della testa è un passaggio obbligatorio e necessario prima di dare il nulla osta allo smaltimento della carcassa".

Sulla vicenda della capra morta all'interno del Parco di Lignano, rappresentata alla nostra redazione attraverso la dettagliata lettera di una lettrice, ecco che gli uffici di sanità pubblica veterinaria della Asl Toscana Sud Est fanno chiarezza.

Secondo quanto riportatoci è obbligo di legge per i veterinari Asl effettuare il prelievo del tronco encefalico su esemplari di razza caprina con età superiore ai 18 mesi. Questa pratica consentirebbe ai medici e ai tecnici di laboratorio di effettuare i riscontri per accertarsi che l'animale al momento del decesso non fosse affetto da Tse (encefalopatie spongiformi trasmissibili) anche note come malattie da prioni, patologie neuro-degenerative che colpiscono il sistema nervoso centrale dell’uomo e degli animali. Una volta appurato questo aspetto e prodotto il certificato con i contenuti delle analisi effettuate, il personale veterinario Asl può indicare ai proprietari, o a chi ha cura dell'animale, lo smaltimento del resto della carcassa.

Il Parco di Lignano, e con lui anche gli animali che qui vivono in cattività, sono tutti di proprietà del Comune di Arezzo. La gestione dell'area è affidata ad una cooperativa.

Sempre stando a quanto riportato dalla Asl veterinaria aretina, il proprietario e responsabile degli animali deve occuparsi della cura degli stessi attraverso il supporto di medici veterinari privati. Non vi è alcuna convenzione o accordo tra l'azienda sanitaria pubblica e l'amministrazione per attività di pronto intervento. Quest'ultima invece ha l'obbligo di intervenire per effettuare il prelevo del tronco encefalico dell'esemplare una volta morto. L'episodio raccontato si riferisce a domenica pomeriggio. La Asl è intervenuta, su richiesta del gestore del parco, lunedì mattina presumibilmente dopo il ritrovamento del cadavere della capra.

Dal canto suo, la cooperativa che si occupa della gestione del Parco di Lignano ci tiene a fare delle precisazioni e racconta la propria versione dei fatti rispetto a quanto riportato nella lettera che è giunta in redazione.

Fabrizio Rossi - responsabile della cooperativa Green Service, afferma: "Ho letto le dichiarazioni della signora Valentina Giusti, ciò che ha raccontato in riferimento al ruolo della Green Service non corrisponde al vero, per questo ci riserviamo di agire legalmente nei confronti della signora. La Green Service, come ogni giorno, anche domenica mattina ha visitato e controllato il parco e non ha rilevato nessun problema. Green Service non è stata avvertita domenica quando il fatto è accaduto, ma ha appreso tutto solo il lunedì mattina quando i responsabili del parco sono tornati sul posto. Devo precisare che Green Service non gestisce il ristorante, non ha sede e personale presso il ristorante. Il lunedì mattina Green Service si è subito attivata come prevede la legge chiamando la ditta specializzata per lo smaltimento delle carcasse degli animali. Green service si dichiara del tutto estranea ai fatti raccontati dalla signora Giusti."

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