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Giovedì, 28 Marzo 2024

Blitz in un affittacamere di Saione: droga e attrezzi rubati. In due finiscono in manette

Gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato due cittadini albanesi per spaccio di stupefacenti e ricettazione

Droga e attrezzi rubati trovati dagli agenti della squadra mobile della Questura di Arezzo in un affittacamere di Saione. 

Nella giornata di lunedì la Polizia ha arrestato due cittadini albanesi responsabili rispettivamente di spaccio di stupefacenti e ricettazione.

Il blitz - spiegano dalla Questura - è iniziato nella mattinata di lunedì quando, durante i consueti servizi predisposti nel quartiere di Saione volti al contrasto della micro-criminalità e dello spaccio di droga, gli agenti della squadra mobile hanno visto uscire da un affittacamere un cittadino albanese già conosciuto per precedenti inerenti agli stupefacenti. 
Dopo un breve pedinamento l’uomo, A.F. di 46 anni, è salito a bordo di un’autovettura in via Masaccio per poi scendere dopo alcune centinaia di metri scambiando qualcosa con il conducente del veicolo. E' apparso chiaramente - racconta la polizia - che l’albanese avesse ceduto droga al conducente del veicolo, così gli agenti della squadra mobile hanno fermato l’auto scovando due dosi di cocaina appena acquistate e contestualmente hanno bloccato poco distante il 46enne che aveva all’interno del portafogli un’ulteriore dose di cocaina confezionata allo stesso modo.

Accertato ciò gli agenti hanno arrestato l'uomo e hanno proceduto ad effetturare una perquisizione presso la struttura ricettiva da dove era stato visto uscire; all’interno della stessa gli agenti hanno trovato altri due cittadini albanesi, non registrati presso la struttura, e con a loro carico numerosi precedenti per reati contro il patrimonio. In particolare uno dei due, G.E. di anni 37, è risultato provenire da Verona e già gravato dalla misura cautelare dell’obbligo di dimora in quel Comune nell’ambito di un procedimento penale per furto aggravato. Gli agenti tra le sue cose hanno trovato la chiave di un’autovettura che l'uomo ha dichiarato di aver lasciato a Verona. Gli operatori della squadra mobile, non credendo alla versione fornita, hanno effettuato un breva perlustrazione del circondario e individuato in una via poco distante una Fiat Panda che si apriva con le chiavi ritrovate. L’auto, intestata ad un prestanome pregiudicato veneto proprietario “fittiziamente” di altri 100 veicoli, conteneva nel bagagliaio un costoso martello pneumatico usato solitamente nei cantieri e una motosega, dei quali l’albanese non sapeva giustificare la provenienza. Sospettando che la merce rinvenuta, del valore complessivo di circa 2mila euro, fosse di provenienza furtiva, gli uomini della squadra mobile hanno verificato gli ultimi furti di attrezzatura edile e sono risaliti ad un furto compiuto in un’impresa edile di Scandicci, in provincia di Firenze, lo scorso 18 maggio, nel corso del quale sono stati sottratti un martello pneumatico ed una motosega. 

Contattato il titolare, quest’ultimo ha riconosciuto come propria la refurtiva rinvenuta e pertanto il cittadino albanese è stato sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria e accompagnato presso il carcere cittadino.

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