Bimbo morto nel furgone, rito abbreviato per i genitori. Sentenza a gennaio

Sarà il prossimo 19 gennaio 2017 la sentenza per il caso del bimbo morto a due anni e mezzo a causa dei gas rilasciati da una stufetta mentre si trovava nel furgone dei genitori.

La tragedia avvenne quasi due anni fa, è stato scelto il processo con rito abbreviato per i genitori che sono accusati di omicidio colposo. Il giudice è Piergiorgio Ponticelli, l'accusa è sostenuta dal pm Elisabetta Iannelli.

Adam morì nell’abitacolo del furgone-chiosco del babbo e della mamma che lavoravano, di notte, servendo panini sulla Due Mari, a San Marco. Non erano ancora le 23 del 5 gennaio 2015 quando la madre, che dal retro del mezzo andava a controllare ogni tanto il piccolo, si accorse che stava respirando male e chiamò aiuto. Inutili i tentativi di rianimare il bambino. Sarebbe morto per le esalazioni date dalla combustione di un po’ di materiale plastico presente nell’abitacolo riscaldato da una stufetta elettrica.

Gli avvocati difensori dei genitori, per i quali l’ipotesi di reato è omicidio colposo, sono Gabriele Tofi e Francesco Volpi.