Bar dato alle fiamme, al vaglio filmati di telecamere di sorveglianza. Preoccupazione di Confcommercio

Le immagini delle telecamere cittadine non ci sono. Le telecamere non funzionano. Ma c'è un'azienda, situata vicino al bar "Al nostro posto" dato alle fiamme ieri a Santa Fiora (Sansepolcro), che ha messo a disposizione degli inquirenti le registrazioni delle proprie videocamere di sorveglianza. I Carabinieri della tenenza biturgense le stanno analizzando, frame dopo frame, nella speranza di scoprire qualcosa in più in merito a quell'atto vandalico. La possibilità che sia stata immortalata la persona che ha appiccato le fiamme non è così remota. Inoltre una piccola scia di tracce pare sia stata lasciata dall'autore del gesto. I carabinieri sarebbero riusciti ad isolarne alcune che potrebbero condurli verso il colpevole.
Che l'incendio sia doloso, infatti, sembra essere ormai certo. Gli inquirenti stanno invece ancora cercando riscontri per quanto riguarda un possibile legame con l'incendio della vicina edicola avvenuto alcuni giorni fa.

Le fiamme sono divampate nella tarda mattinata di ieri. Sul posto - in via Divisione Garibaldi nella zona industriale di Santa Fiora - sono accorse tre squadre di vigili del fuoco. Insieme a loro anche i carabinieri che subito dopo lo spegnimento delle fiamme sono riusciti a raccogliere elementi importanti al fine delle indagini.

Molta la preoccupazione generata da questi episodi. In seguito a queste vicende, è intervenuta oggi con una nota anche Confcommercio:

"Abbiamo piena fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine, che stanno vagliando tutte le ipotesi sull'origine degli incendi, ma è innegabile che la situazione ci preoccupi anche per la sospetta vicinanza temporale dei due episodi”, dice il presidente della delegazione Confcommercio di Sansepolcro Avio Ricci, “speriamo che si possa chiarire al più presto quanto è successo. Che si sia trattato di tragica fatalità oppure di opera di malviventi, di certo due fatti del genere non sono liquidabili come semplici atti di vandalismo. Per questo è importante stabilirne le cause, anche per non creare panico e allarmismo nella rete imprenditoriale della zona. Per adesso, non possiamo che esprimere la massima solidarietà ai titolari delle due imprese coinvolte e ai loro collaboratori"

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