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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Bancarotta ex Etruria: oltre 2.000 richieste di parte civile, gli Azzerati: "Udienze a porte aperte"

In aula sono tornati questa mattina con la calura di un giugno rovente. Il 22 giugno è la data annunciata per l'udienza preliminare relativa alla bancarotta contestata a venti tra ex dirigenti e membri del cda della vecchia Banca Etruria. In...

In aula sono tornati questa mattina con la calura di un giugno rovente.

Il 22 giugno è la data annunciata per l'udienza preliminare relativa alla bancarotta contestata a venti tra ex dirigenti e membri del cda della vecchia Banca Etruria. In tutto sono 20 coloro per i quali il procuratore capo presso il tribunale di Arezzo Roberto Rossi ha chiesto il rinvio a giudizio per 20 (in un primo step gli indagati erano 22) tra manager, ex dirigenti e componenti dei vecchi cda. Di questi 10 dovranno difendersi dall'accusa di bancarotta colposa, meno grave, mentre gli altri dovranno rispondere di bancarotta dolosa o fraudolenta. Nel primo caso compaiono i nomi di Rossano Soldini, Laura Del Tongo, Andrea Orlandi, Giovan Battista Cirianni, Ugo Borgheresi, Carlo Platania, Enrico Fazzini, Giampaolo Crenca, Luigi Bonollo e Alberto Bonaiti.

L’altro gruppo invece è composto da: Giuseppe Fornasari e Luca Bronchi, Giorgio Natalino Guerrini, Giovanni Inghirami, Lorenzo Rosi, Augusto Federici e Alberto Rigotti, Federico Baiocchi, Paolo Luigi Fumi e Piero Burzi.

Il corpo dell'inchiesta spinge sulle presunte distrazioni patrimoniali (180 milioni di euro di crediti concessi e mai rientrati) che chiamerebbero in causa gli ex dirigenti, ognuno dei quali imputato per fatti specifici e circostanziati.

Da vedere se in questo contesto, così come preannunciato nei mesi passati, verranno unificate i due filoni d'inchiesta sulla bancarotta. L’intenzione della procura è quella di spingere verso questa strada.

Dal fronte dei risparmiatori e delle associazioni dei consumatori sono già arrivate numerose adesioni per quello che riguarda l'intenzione di costituirsi parte civile nel procedimento penale che prenderà il via dopo la data di oggi (e presumibilmente entrerà nel vivo dopo la pausa estiva).

In questo senso le associazioni dei consumatori (dalla Federconsumatori al Codacons, passando per Confconsumatori) è stata annunciata l'intenzione di costituirsi parte civile con i propri associati - circa 2.000 - coinvolti dall'azzeramento delle obbligazioni subordinate delle quattro banche poste in risoluzione.

"La costituzione di parte civile nei confronti di tutti gli imputati - fanno sapere dalla Federcosumatori - prevede la richiesta di risarcimento del danno non patrimoniale (morale, esistenziale, ecc.) per i risparmiatori, mentre per le associazioni viene richiesto anche il danno patrimoniale diretto subito da queste ultime".

Chi invece non intende costituirsi parte civile, ma non per questo mollare la presa sul procedimento che chiama in causa la vecchia Etruria, sono i membri del Comitato Azzerati dal Salva-Banche.

"Abbiamo intenzione - spiega la portavoce Silvia Battistelli - di chiedere che tutte le udienze siano pubbliche e che tutti vi possano assistere liberamente. Come associazione fare pressione perché questa richiesta venga accolta. Quella del 22 giugno è una data cruciale per il futuro giudiziario della vicenda del crack Etruria che vede 40 imputati sul banco degli accusati tra amministratori, dirigenti e direttori che dovranno rispondere all’accusa di bancarotta fraudolenta e semplice.

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