Bancarotta bis: chiuse le indagini dal procuratore Rossi. 28 nel mirino della magistratura

Sono state chiuse dal procuratore capo Roberto Rossi le indagini per il filone bis riguardanti l'inchiesta di bancarotta nella vicenda riguardante la vecchia Banca Etruria.

Secondo quanto emerso nelle ultime ore, sarebbero 28 le persone indagate di cui 15 per bancarotta fraudolenta e 13 per bancarotta semplice. A questi ultimi sarebbero stati notificati gli avvisi di chiusura delle indagini proprio in queste ore.

Alla base della parte bis dell'inchiesta ci sarebbero i presunti finanziamenti di facile ottenimento concessi a tre società (Intermedia, Abm e Energia Ambiente) e mai rientrati.

Proprio questi crediti, pari a circa 30 milioni di euro, avrebbero minato i bilanci della vecchia Etruria. Aspetto per altro sottolineato anche dallo stesso commissario Santoni della sua relazione al termine del periodo trascorso alla guida dell'istituto di credito aretino subito prima del salva-banche. Tra i 15 indagati per bancarotta fraudolenta ci sarebbero i sindaci revisori della banca. Molti nomi degli indagati si ripetono rispetto al primo filone di inchiesta, per il quale il processo è fissato per il 22 giugno e vanno ricercati tra alti dirigenti dei cda guidati da Elio Faralli e Giuseppe Fornasari dal 2008 al 2011. Nome nuovo invece è quello dell'ex direttore generale Alfredo Berni, che non figurava in precedenza.