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Cronaca

Bancarotta Banca Etruria, ex membri del cda chiedono di riferire in Procura. Interrogatori dalla prossima settimana

Hanno chiesto di raccontare la loro versione dei fatti di fronte al procuratore Rossi e al pool di magistrati che si sta occupando del filone d'inchiesta su Banca Etruria relativo alla bancarotta fraudolenta. Molti dei 22 membri degli ex cda che...

Hanno chiesto di raccontare la loro versione dei fatti di fronte al procuratore Rossi e al pool di magistrati che si sta occupando del filone d'inchiesta su Banca Etruria relativo alla bancarotta fraudolenta. Molti dei 22 membri degli ex cda che hanno ricevuto lo scorso 16 novembre l'avviso di chiusura delle indagini, hanno deciso di giocare questa carta. La procura sta stilando un vero e proprio calendario per ascoltare tutti coloro che ne hanno fatto richiesta. E già dalla prossima settimana gli ex consiglieri potranno riferire ai magistrati.

Il numero di richieste non ha sorpreso la Procura: le accuse sono pensanti e in questi casi è normale che gli indagati esprimano la volontà di parlare apertamente. Non solo. La procura di Arezzo sta anche mettendo in conto la possibilità che durante i faccia a faccia con i magistrati siano sollevate delle richieste per svolgere quelle che tecnicamente sono chiamate "attività di indagini integrative", ovvero ulteriori indagini volte a chiarire aspetti della vicenda dei quali si farà riferimento nell'interrogatorio.

Nei venti giorni a disposizione, inoltre, molti indagati hanno presentato memorie difensive e prodotto elementi a sostegno della loro linea difensiva che saranno vagliati dal pool di magistrati. A questo punto le eventuali richieste di rinvio a giudizio - previste inizialmente per inizio febbraio - slitteranno di alcuni giorni, non molto oltre però le prime settimane di febbraio.

Nel frattempo proseguono anche le indagini sulla truffa. In questo caso i nuovi fascicoli aperti nelle ultime settimane sono una cinquantina: corrispondono al numero di persone che sono state sentite in seguito ad un esposto. E in questo caso le persone indagate sono molte di meno. Perché spesso più risparmiatori avevano un referente comune (ad esempio il direttore di filiale). Gli avvisi sono arrivati soprattutto ai vertici delle filiali, e solo in qualche sporadico caso agli impiegati.

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