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Cronaca

Ex Banca Etruria, falso in prospetto: oggi la sentenza per Fornasari, Bronchi e Canestri

La pm ha chiesto condanne da un anno a un anno e mezzo. Accuse respinte dalle difese, che chiedono l'assoluzione

La sentenza è attesa per oggi. Si concluderà infatti questo 18 maggio uno dei procedimenti cardine della complessa vicenda prcessuale sulla sorte di Banca Etruria. Presso la Vela si celebra l'ultima udienza del procedimento che vede accusati di "falso in prospetto"  l'ex presidente Giuseppe Fornasari, l'ex direttore Luca Bronchi e David Canestri.  Dopo la requisitoria e le richieste di condanna della pm Julia Maggiore, pronunciate lo scorso 16 marzo, i difensori hanno chiesto l'assoluzione. 

La pm chiese condanne di un anno e mezzo per Fornasari e Bronchi e un anno per Canestri.

Quello sul falso in prospetto è stato uno dei processi più delicati sfociati dalla maxi inchiesta condotta dalla procura di Arezzo in seguito al crac dell'istituto di credito aretino.

Le accuse della procura

Le accuse ruotavano attorno alla comunicazione che Banca Etruria presentò alla Consob nel 2013 sul collocamento delle obbligazioni subordinate. Secondo la procura, fu Luca Bronchi, su mandato dell'allora Cda, a compilare il prospetto ritenuto ingannevole per i risparmiatori. Un'ipotesi di reato che vedrebbe il concorso di Fornasari e Canestri. Su tale prospetto non sarebbero state chiare le condizioni di crisi in cui la banca versava e non sarebbe stato specificato il grado di rischio delle obbligazioni subordinate.

Accuse respinte dagli imputati, per i quali i legali hanno chiesto l'assoluzione con formula piena.

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