Banca Etruria due anni dopo, tra rimborsi, processi e trasmissioni tv. All'Anac richiesti 30 milioni. E Santoro ne parla a Rai 3

Banca Etruria due anni dopo. Proprio nella settimana che si apre ricorrono due anni dall'approvazione del decreto salva banche. Quel decreto che ha "salvato" Banca Etruria dal crac e gettato nella disperazione centinaia di obbligazionisti azzerati e di azionisti.

24 mesi non sono bastati però a cancellare le ansie e le paure di chi ha visto andare in fumo i propri risparmi. E anche se nelle aule del tribunale di Arezzo i procedimenti giudiziari sono stati incardinati, le date delle sentenze sono lontane a venire. Novità degli ultimi giorni arrivano sul fronte rimborsi. Venerdì scorso sono stati resi note dall'Anac - l'Autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone - i numeri relativi alle istanze presentate. E la metà di queste sono state presentate da correntisti di Banca Etruria che possedevano titoli azzerati dal decreto.

Nel dettaglio su un totale di 1.695 istanze (per quasi 80 milioni di euro di rimborsi) 840 riguardano Banca Etruria, per una cifra complessiva di 29,9 milioni, con 'ristori' variabili da 955 euro a 553mila euro.

Intanto nelle aule di tribunale, alla Vela, il 23 novembre si celebrerà una nuova udienza del filone sulla bancarotta fraudolenta. Giovedì prossimo il Gup Borraccia dovrà esprimersi sull'ammissione delle parti civile. Ben 2500 sono state le richieste avanzate. Tra queste anche quella del liquidatore Santoni.

E a pochi giorni dall'anniversario rumors sulla nuova trasmissione tv di Michele Santoro parlano di una prima puntata dedicata alla vicenda Banca Etruria. Con tanto di interviste, si vocifera, al procuratore capo Roberto Rossi al liquidatore Santoni e con testimonianze degli obbligazionisti azzerati.