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Cronaca

Banca Etruria, stop alle richieste di rimborso. L'arbitrato, il processo e le parti civili

Si sono chiuse da alcune ore le finestre per accedere al rimborso forfettario dell'80% stabilito dal governo con il Fondo di Solidarietà per i risparmiatori della 4 banche "salvate" azzerando le obbligazioni subordinate in mano ai risparmiatori...

Si sono chiuse da alcune ore le finestre per accedere al rimborso forfettario dell'80% stabilito dal governo con il Fondo di Solidarietà per i risparmiatori della 4 banche "salvate" azzerando le obbligazioni subordinate in mano ai risparmiatori.

La scadenza era stata prorogata al 31 maggio. Fino ad ora il Fondo Interbancario, ente preposto a ricevere le domande di rimborso e all'erogazione dell'80% ai risparmiatori ha ricevuto circa 15.600 richieste, ne ha liquidate 9mila per un ammontare di oltre 110 milioni di euro. che sono tornate nelle disponibilità dei risparmiatori di Banca Etruria e degli altri tre istituti toccati dal decreto salva-banche.

Ma i risparmiatori non sembrano affatto intenti a fermare le loro proteste per ottenere il valore delle obbligazioni subordinate e anche delle azioni azzerate.

Chi non è rientrato nei criteri per il forfettario, attende di accedere all'arbitrato, il cui decreto attuativo è uscito un mese e mezzo fa e dal quale si è appreso che comunque chi ha acquistato nel mercato secondario è escluso anche da questa possibilità, nonostante le pressioni e le richieste motivate di modifica apportate dai comitati dei risparmiatori.

Ma non finisce qui. Molti risparmiatori, tramite le associazioni di tutela dei consumatori, oppure con il proprio avvocato di fiducia stanno preparando le carte per chiedere di essere ammessi come parti civili nel maxi processo per bancarotta fraudolenta che ha la sua prima udienza, dove dovrebbe convergere anche la bancarotta fraudolenta bis, fissata per il 28 giugno.

Al processo i risparmiatori chiederanno di essere risarciti del danno prodotto da chi fosse riconosciuto responsabile di aver concorso alla bancarotta fraudolenta della Popolare dell'Etruria e del Lazio. Nel primo processo per ostacolo alla vigilanza le richieste di essere ammessi come parti civili espresse da un gruppo di azionisti e da altre associazioni furono rigettate, fu ammessa solo Banca d'Italia. Ma questa volta è un'altra storia e le posizioni aperte dalle parti civili saranno decine e decine se non anche un centinaio.

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